05 Dicembre 2025
Gofman e Netanyahu, fonte: Facebook, @Noi che amiamo Israele
Netanyahu nomina il suo fedelissimo Roman Gofman capo del Mossad. Il 49enne subentrerà a David Barnea a giugno 2026, dopo che quest'ultimo avrà terminato il suo mandato di cinque anni. L'ufficio del premier ha dichiarato che "Gofman è un ufficiale altamente qualificato. La sua nomina a consigliere militare del primo ministro nel mezzo della Guerra di Redenzione (nuovo nome ufficiale della guerra israeliana a Gaza) ha dimostrato che possiede eccezionali capacità professionali, a partire dal suo rapido insediamento fino al suo immediato e significativo coinvolgimento nei sette fronti di guerra". La nomina è ora all’esame di una commissione ad hoc.
Il segretario militare di Netanyahu, Roman Gofman, è stato nominato capo del Mossad. Il maggiore generale subentrerà a Barnea nel giugno 2026. Ancora una nomina ai vertici dei servizi segreti dopo che nei mesi scorsi il primo ministro aveva nominato David Zini capo dello Shin Bet, i servizi segreti interni. Una scelta in palese contrasto con il volere della popolazione, considerando che Zini è contrario a cessate il fuoco a Gaza e agli accordi sugli ostaggi.
Pare che Gofman la mattina del 7 ottobre sia stato uno dei pochi militari a dirigersi sulle zone di combattimento, uccidendo anche alcuni miliziani di Hamas, prima di essere ferito e finire in ospedale. "Abbiamo fallito. Abbiamo combattuto come leoni e siamo riusciti a fermarli. Ora andremo avanti e li elimineremo tutti", disse dopo quel giorno. Il 7 ottobre Israele e il suo primo ministro fallirono su tanti aspetti, uno su tutti quello di non aver considerato i continui avvisi su un attacco imminente di Hamas. Avvisi ignorati da Netanyahu, che come anticipato dal Giornale d'Italia, era a conoscenza di quello che stava per succedere.
Da quel giorno Gofman è diventato uno degli ufficiali più vicini a Netanyahu, che lo ha elogiato: "Roman mi ha accompagnato nel periodo più difficile per lo Stato di Israele, dimostrando responsabilità e professionalità. Ho piena fiducia in lui come futuro capo del Mossad".
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