Ucraina, Mosca critica Zelensky dopo auspicio di morte a Putin: "Incivile, inadeguato per soluzioni diplomatiche", e manda auguri di Natale a Trump

Un leader "incivile, pieno di risentimento e inadeguato a raggiungere una soluzione politica e diplomatica": è stata questa l'onesta risposta inviata dal portavoce del Cremlino Dmitry Peskov al presidente ucraino Zelensky dopo il suo ultimo videomessaggio nel quale la morte di Putin veniva salutata come un "sogno condiviso" dagli ucraini.

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Il presidente russo Vladimir Putin ha ribadito nelle ultime settimane le sue condizioni: la cessione da parte di Kiev dei circa 5.000 chilometri quadrati del Donbass ancora sotto controllo ucraino e la rinuncia formale all’ingresso nella Nato

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Le ultime parole di Zelensky, quelle con cui il presidente ucraino salutava la Nazione alla vigilia di Natale, esaltando l'incrollabile "unità dell'Ucraina" e lo spirito combattivo, non sono piaciute a Mosca dopo che da Kiev è giunto l'augurio per la morte di Putin. "Oggi condividiamo tutti un sogno - aveva detto Zelensky evitando di esplicitare il nome dello zar raccogliendo un "pensiero collettivo" -, ed esprimiamo un desiderio, per tutti noi. 'Che muoia', ognuno di noi potrebbe pensare tra sé e sé". L'auspicio però era stato subito dopo "smorzato" dallo stesso Zelensky con un desiderio "più grande", "la pace per l'Ucraina". Il tentativo di far scivolare via quell'affermazione però non ha funzionato ed è arrivata dritta al diretto interessato che, da Mosca, nella figura di Dmitry Peskov, ha risposto bollando il presidente ucraino come un "incivile pieno di odio".

Ucraina, Zelensky lancia l’anatema nel discorso di Natale ed evoca morte di Putin: “Esprimiamo un desiderio, che muoia” – VIDEO

Nel suo discorso di Natale Zelensky ha lanciato l’anatema augurando la dipartita di Vladimir Putin, senza chiamare esplicitamente il presidente russo per nome, definendola un "sogno condiviso" degli ucraini

Le affermazioni di Zelensky, ha continuato Peskov parlando alla stampa, "sollevano dubbi sulla sua capacità di prendere decisioni adeguate per raggiungere una soluzione politica e diplomatica": parole, quelle del leader ucraino, definite "strane" e "di cattivo gusto". Che cioè non solo traducono in senso opposto gli sforzi ad una soluzione "pacifica" del conflitto, ma cozzano col messaggio di "pace e dialogo" di cui - ha detto oggi Papa Leone XIV - si fa portavoce il Natale. Intanto, mentre da Mosca lo zar invia un telegramma di auguri natalizi all'omologo statunitense Donald Trump, Peskov informa: "Stiamo analizzando il piano di pace che Kirill Dmitriev ha consegnato a Putin. In base alle decisioni del Presidente, continueremo le trattative con gli americani".

Ucraina, Zelensky apre a ritiro truppe in Donbass per renderlo zona demilitarizzata, poi a Russia: “Liberi porzione di territorio equivalente”

Davanti ai giornalisti, il presidente ucraino pronuncia una frase considerata “d'apertura”, dichiarandosi disponibile a ritirare il proprio esercito dalle porzioni della regione orientale di Donetsk ancora sotto il controllo di Kiev, per trasformarle in una zona demilitarizzata. La proposta, che dovrebbe comunque essere sottoposta a referendum popolare, è però vincolata a una condizione precisa: la Russia dovrebbe liberare una porzione di territorio equivalente

E se la Presidente della Commissione Europea von der Leyen si augura, per il 2026, un "futuro sicuro e prospero nella nostra Unione", insieme ad una "pace giusta e duratura", dal Cremlino risuonano gli avvertimenti della portavoce Esteri Maria Zakharova: "Mosca è pronta a procedere secondo quanto stabilito ad Anchorage" ma persistono "tentativi estremamente dannosi e perfino malevoli da parte di un gruppo di Stati – soprattutto dell’Europa occidentale – di boicottare questi sforzi e vanificare tutti i risultati diplomatici".

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Per Putin, la Russia metterà fine alle ostilità solo se le truppe ucraine si ritireranno dal Donbass. "Il riconoscimento di Crimea, Donbass e della Novorossija deve essere oggetto di negoziati tra Russia e Usa" aggiunge il presidente russo

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Intanto, il viceministro degli Esteri russo Ryabkov avverte "I negoziati procedono lenti, a causa delle azioni ostili e inappropriate dell'Ue si rischiano nuovi scontri Mosca-Nato"