26 Dicembre 2025
Fonte: X: @DanDj's Avation
Airbus prende le distanze da Amazon, Google e Microsoft per la gestione di dati e applicazioni strategiche. Il gruppo aeronautico europeo punta a un cloud europeo veramente sovrano, ritenendo che le leggi Usa non garantiscano pienamente la privacy. In arrivo una gara d’appalto da fino a 50 milioni di euro in dieci anni, mossa chiave nella strategia di sovranità tech Ue per proteggere informazioni critiche da norme come il Cloud Act.
Airbus intende ridurre la dipendenza dai colossi cloud statunitensi per dati e applicazioni cruciali, scegliendo fornitori europei in grado di assicurare controllo, sicurezza e innovazione. A spiegarlo è stata Catherine Jestin, vicepresidente esecutiva per gli Affari digitali, sottolineando che esiste "un 80% di possibilità" di individuare una soluzione interamente Ue che risponda alle esigenze industriali del gruppo. Il punto centrale è la protezione delle informazioni strategiche. "Parliamo di informazioni estremamente sensibili dal punto di vista nazionale ed europeo", ha evidenziato Jestin, rimarcando la necessità di "un cloud veramente sovrano" che mantenga i dati sotto pieno controllo europeo. Le leggi americane, in particolare il Cloud Act, consentono alle autorità Usa di accedere ai dati gestiti da provider statunitensi anche se fisicamente ospitati in Europa, un rischio considerato incompatibile con le esigenze di Airbus.
Il gruppo lancerà una gara d’appalto all’inizio del 2026, con un valore complessivo che potrebbe arrivare a 50 milioni di euro in dieci anni. L’obiettivo è affidare a fornitori europei la gestione di dati e applicazioni chiave: dalla pianificazione delle risorse ai sistemi di produzione, dalla gestione dei clienti fino alla progettazione degli aeromobili. Ambiti che richiedono standard di sicurezza elevatissimi e continuità operativa. Questa manovra si inserisce in un contesto più ampio di tensione transatlantica su dati, regolazione digitale e potere delle Big Tech. La decisione di Airbus si colloca nella più ampia spinta dell’Unione europea verso l’autonomia strategica digitale, tra regole come il Digital Services Act e iniziative industriali comuni.
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