Gaza, 9 morti per denutrizione nelle ultime 24 ore, tra cui 3 neonati, governo palestinese: “Uccisione di massa da parte di Israele”

Nuova strage di civili a Gaza: ci sono stati 9 morti per denutrizione nelle ultime 24 ore, tra cui 3 neonati. L'ufficio governativo dei media palestinese ha dichiarato: "Continua l'uccisione deliberata e di massa da parte di Israele".

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In un drammatico bilancio che si fa ogni giorno più pesante, nelle ultime 24 ore la Striscia di Gaza ha registrato 9 decessi legati alla fame e alla malnutrizione, di cui 5 sono bambini e 3 neonati. Tra le vittime, un neonato di nome Hud Arafat, morto a causa di grave malnutrizione e della totale carenza di latte artificiale, che ha colpito duramente la popolazione della Striscia. Le fonti mediche locali, riportate dall'agenzia palestinese Wafa, hanno confermato il decesso anche di una bambina di soli sette giorni e di Zainab Abu Halib, una bambina di sei mesi, le cui condizioni erano state seguite nelle settimane precedenti da vari media internazionali.

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Il numero complessivo delle vittime di fame nella Striscia di Gaza ha ora raggiunto quota 124, con 84 bambini che figurano tra i morti. Le morti per malnutrizione sono ormai diventate una costante drammatica, legata all'impossibilità di accedere a beni di prima necessità, come il latte artificiale e gli integratori alimentari. La carenza di cibo, causata dalla chiusura dei valichi e dal blocco degli aiuti, sta generando una crisi umanitaria senza precedenti, con un impatto devastante sui più vulnerabili: i neonati.

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Secondo l'Ufficio governativo per i media di Gaza, circa 100.000 bambini sotto i due anni, tra cui 40.000 neonati, rischiano la vita nei prossimi giorni, se non arriveranno aiuti urgenti. Il governo di Gaza ha accusato Israele di aver causato un "disastro umanitario imminente", sostenendo che la politica di blocco e isolamento stia mettendo in pericolo la vita dei più piccoli. Il comunicato del governo sottolinea la "deliberata uccisione di massa" dei neonati, che sopravvivono nutrendosi di acqua invece che di latte artificiale, con gravi conseguenze per la loro salute.