04 Giugno 2025
Fonte: LaPresse
Vladimir Putin chiude alla tregua in Ucraina. Il presidente russo ha dichiarato di non vedere il senso di una tregua fatta con un governo che "sta diventando un'organizzazione terroristica". Lo zar fa riferimento agli attacchi ucraini contro i ponti nel Bryansk e Kursk, i quali hanno causato il deragliamento di treni, 7 morti e 115 feriti, e l'attacco al ponte di Crimea di ieri, considerato un "attentato terroristico".
"Il regime di Kiev, già illegittimo, sta degenerando in un'organizzazione terroristica", ha detto Putin secondo quanto riportato dall'agenzia di stampa russa Tass. "Come si possono tenere incontri del genere in queste condizioni? Di cosa dovremmo parlare? Chi negozia con chi fa affidamento sul terrore, con i terroristi?", ha aggiunto lo zar, chiudendo di fatto alla tregua con il governo guidato da Volodymyr Zelensky (il cui mandato è scaduto nel 2024 ma viene prolungato dalla legge marziale) . "La tregua servirebbe solo a farli riarmare e preparare altri attacchi terroristici" ha concluso Putin.
Dal canto suo il leader ucraino ha affermato che "non ha senso" proseguire con i colloqui a Istanbul, per i quali era previsto un 3° round a fine mese. Per Zelensky proseguire i colloqui con la Russia con le delegazioni attuali (guidate dal ministro degli Esteri Umerov per Kiev e dall'assistente di Putin Medinsky) non porterebbe a nulla, e insiste su un incontro diretto con l'omologo russo, meeting sponsorizzato anche dal turco Erdogan che vorrebbe la presenza anche di Donald Trump. "Siamo pronti a tenere questo incontro in qualsiasi momento" ha assicurato Zelensky.
Intanto il capo delle delegazione russa a Istanbul ha comunicato dei dettagli in merito allo scambio di prigionieri militari tra Russia e Ucraina deciso nel 2° round di colloqui: "Saranno probabilmente 1200 per parte" i militari gravemente malati o feriti e sotto i 25 anni rilasciati da Mosca e Kiev.
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