11 Luglio 2022
fonte: imagoeconomica.it
Non si sa se i tabloid italiani siano consapevoli di ciò che scrivono oppure dicano apposta delle mezze verità per nascondere il nocciolo vero della questione. Il Giornale di Italia ha parlato direttamente con l'azienda Siemens che lavora per la costruzione del Nord stream 2 e per la manutenzione del Nord stream 1, il gasdotto che inietta i famosi 200 miliardi di metri cubi dalla Siberia all'Europa e che Gazprom ha ridotto a 60 miliardi l'anno. Troppo poco.
Sei già l'Inghilterra ha deciso di chiudere le reti di gas da e verso l'Europa, per non incorrere nel rischio di vedersi sottrarre il gas per l'autunno, benché l'Inghilterra non abbia possibilità di poter stoccare tutto il gas di cui necessita, Italia e Germania stavolta fanno i conti con il taglio reale del gas, l'Europa intera dovrà tagliare i consumi del 15%, mentre la Germania del 20%.
E se Draghi accusa "Putin di fare un uso politico del gas", seguito a ruota da tutti i mainstream occidentali, l'azienda Siemens, tedesca al 100%,, ha un'altra versione dei fatti: "La turbina è ferma in Canada a causa delle sanzioni".
Esatto, il problema sono le sanzioni. Le stesse sanzioni che ha voluto Draghi e che hanno bloccato il vecchio e il nuovo continente nello scambio di merci e nella possibilità di poter far girare l'economia come si deve. La turbina in sostanza è stata consegnata in Canada per manutenzione, perché è lì che vengono prodotte le turbine. Si tratta del know how che l'azienda Europea ha deciso di darsi, è questa l'amministrazione e la strutturazione dei loro servizi ed è così da sempre.
Non scendono nei particolari ma chiariscono dalla Siemens che per diverse motivazioni non è possibile scegliere un'altra sede per la manutenzione delle turbine, l'unico impianto idoneo è quello canadese.
Assicurano inoltre che dal momento che le sanzioni impediscono il trasporto della turbina all'Europa e dunque dall'Europa alla Russia, non è possibile completare la manutenzione del Nord stream 1.
Dalla Siemens rispondono tuttavia che : "Nel 2009, Siemens Energy ha fornito turbine a gas per una stazione di compressione del gasdotto Nord Stream 1 in Russia. Le turbine a gas azionano i compressori necessari per pressurizzare il gas naturale nel gasdotto Nord Stream 1. Si tratta delle cosiddette turbine a gas aero-derivate, prodotte in Canada e utilizzate da più di dieci anni. Per mantenere il gasdotto operativo, è necessario che queste turbine siano revisionate regolarmente. Una turbina è attualmente in fase di revisione a Montreal. Per motivi tecnici, la revisione di queste turbine a gas aeroderivate può essere eseguita solo a Montreal, in Canada. A causa delle sanzioni imposte dal Canada, Siemens Energy non è attualmente in grado di spedire al cliente turbine a gas ricondizionate. In questo contesto, abbiamo informato i governi canadese e tedesco e stiamo lavorando a una soluzione praticabile".
Si tratta dunque di turbine prodotte in Canada e probabilmente coperte dal brevetto. Il vero ago della bilancia in questa guerra è il Canada, è Trudot. Il grande amico di Macron. Di poche ore fa la notizia che il Canada avrebbe restituito all'azienda Siemens in Germania la turbina scatenando le ire di Zelensky che chiedeva a Trudot di non cedere. Ebbene? Ha vinto la Siemens. adesso, una volta riparato il North Stream 1 si vedrà davvero chi avrà voglia di fare un uso politico del gas, l'unica cosa certa è che questa turbina arriva tardi, dopo aver mandato in stress gli impianti del gasdotto che adesso necessità di manutenzione e, forse, non è difficile credere che tali dichiarazioni corrispondano al vero.
di Maria Melania Barone
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