24 Ottobre 2025
La Silicon Valley (fonte: Wikipedia)
Donne straniere, "bellissime e seducenti", mandate da agenti russi e cinesi per conquistare lavoratori professionisti della Silicon Valley con l'obiettivo di carpire loro informazioni tecnologiche sensibili e top secret. Sarebbe questa, secondo le testimonianze di alcuni dipendenti raccolte dal Times, la strategia più efficace con cui Russia e Cina si starebbero appropriando di importanti segreti statunitensi.
Tutto questo ha un nome. "Guerra sessuale" dice l'articolo del Times, a cui molti dipendenti avrebbero confidato di essere stati sedotti da donne straniere nell'ambito di un'invisibile quanto silenziosa "guerra tecnologica". Uno dei testimoni è James Mulvenon, direttore dell'intelligence della società Pamir Consulting (società che fornisce consulenza sulla valutazione dei rischi in investimenti in Cina), che parla dell'"incursione" delle donne straniere come di un "fenomeno in aumento". "Ricevo un numero enorme di richieste molto sofisticate su LinkedIn da parte dello stesso tipo di giovane donna cinese attraente" riferisce Mulvenon, la cui testimonianza è stata confermata anche da altri esperti di controspionaggio che raccontano come la "trappola di seduzione" (honeytrap) strumentalizzata da alcune personalità russe e cinesi, non sarebbe che una delle modalità con cui si cerca di penetrare informazioni sensibili e top secret.
A quanto emerge, anche le competizioni per startup organizzate in territorio statunitense dai cinesi potrebbero rientrare nel quadro di un più vasto disegno di sottrazione delle informazioni sensibili. Tutto ciò metterebbe sotto i riflettori, al netto del risvolto più o meno marcatamente "sessuale" della trappola, come Russia e Cina, secondo indagini Usa, si starebbero servendo proprio di cittadini comuni, anziché di agenti ed hacker addestrati, per "semplificare" lo spionaggio. O meglio, per renderlo meno palese: "I nostri avversari — in particolare i cinesi — stanno adottando un approccio che coinvolge l’intera società per sfruttare ogni aspetto della nostra tecnologia e del talento occidentale" ha comunicato un agente di controspionaggio americano. Le testimonianze di uomini che sembrano aver "subito" raggiri sono ben riportate dal Times.
In un caso, una "bellissima" donna russa sarebbe riuscita anche a sposare un dipendente della Silicon Valley operando, poco dopo, un'incredibile cambiamento: da esperta di criptovalute, "sta cercando di raggiungere i vertici della comunità dell'innovazione militare e spaziale. Il marito non ha la minima idea di nulla". Secondo la Commissione sul furto della proprietà intellettuale americana sarebba la Cina la principale responsabile dello spionaggio ai danni delle aziende Usa. ma informazioni tecnologiche per farci cosa? O, banalmente, rivenderle, o per utilizzarle nella creazione di aziende concorrenti. Anche la partecipazione a competizioni intrnazionali da parte di startup può rappresentare un'occasione rischiosa, specie qualora alle stesse startup venga chiesto preliminarmente di caricare strategie, proprietà intellettuali, nonché dati personali. Di tutti gli eventi "sospetti", uno in particolare è citato nel Times: la nona edizione della China (Shenzhen) Innovation and Entrepreneurship International Competition, tenutasi anche a Boston, Londra, Tokyo. Obiettivo finale: per ricevere i premi, costruire l'impresa proprio in Cina.
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