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Norvegia, fondo sovrano da $2mila mld chiede a Microsoft "chiarimenti su rischi per diritti umani" legati a suo coinvolgimento in genocidio Gaza

Il fondo sovrano norvegese spinge Microsoft a rendicontare i rischi umanitari legati a Gaza e voterà contro la riconferma di Nadella: un segnale forte nel mondo tech

09 Dicembre 2025

Fondo sovrano norvegese, Microsoft

Fondo sovrano norvegese, Microsoft, fonte: Wikipedia

Il fondo sovrano norvegese, il più ricco del mondo, con oltre 2 mila miliardi di dollari a disposizione, ha chiesto a Microsoft di fare "chiarimenti sui rischi per i diritti umani" legati al suo coinvolgimento nel genocidio a Gaza.

Norvegia, fondo sovrano da $2mila mld chiede a Microsoft "chiarimenti su rischi per diritti umani" legati a suo coinvolgimento in genocidio Gaza

Norges Bank Investment Management — l’ente che gestisce il fondo sovrano norvegese da circa 2 mila miliardi di dollari — ha intensificato la sua pressione su Microsoft, chiedendo alla società di fare chiarezza sui rischi per i diritti umani legati al suo coinvolgimento nell’impiego di tecnologie da parte dell’esercito israeliano a Gaza e nei territori occupati.

Il fondo ha annunciato che voterà a favore di una proposta presentata da un gruppo di azionisti — guidato da Eico — che chiede a Microsoft di pubblicare un rapporto indipendente sui rischi umanitari derivanti dall’uso delle sue infrastrutture software e cloud in contesti di conflitto.

Inoltre, il fondo ha comunicato l’intenzione di votare contro la riconferma di Satya Nadella come presidente del consiglio di amministrazione e contro il suo pacchetto retributivo. Tale decisione riflette la crescente insoddisfazione del fondo verso quelle aziende che, pur detenendo un forte peso economico, non sembrano garantire sufficienti garanzie in tema di diritti umani e sostenibilità sociale.

La mossa di Norges Bank non arriva isolata: negli ultimi mesi il fondo ha disinvestito da numerose aziende legate all’apparato militare israeliano o a forniture impiegate nei conflitti. Tra queste figurano società produttrici di macchinari da costruzione le cui attrezzature sono state usate per demolizioni e operazioni militari nella Striscia di Gaza e in Cisgiordania.

Il contesto è quello di una pressione internazionale che sempre più associa le operazioni economiche a considerazioni etiche: l’uso da parte dell’esercito israeliano di servizi cloud, intelligenza artificiale e tecnologie di sorveglianza fornite da Microsoft ha acceso l’allarme attivisti per i diritti umani, organizzazioni religiose e investitori consapevoli.

Tuttavia, al recente assemblea degli azionisti, la proposta di rendicontazione sui rischi umanitari non è passata: gli azionisti di Microsoft l’hanno respinta, preferendo fidarsi delle garanzie già ufficialmente dichiarate dall’azienda.

Il voto di Norges Bank — pur isolato — rappresenta un segnale politico-finanziario forte: dimostra che anche grandi investitori istituzionali sono pronti a sfidare i giganti della tecnologia quando percepiscono un coinvolgimento in conflitti e potenziali violazioni dei diritti umani.

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