Gaza, “Hamas non conosce posizione di 5 corpi dei 13 ancora da restituire”, ma da Israele no ad ogni aiuti internazionali per supporto ricerche

Hamas non conoscerebbe la posizione di 5 dei 13 ostaggi israeliani deceduti ancora trattenuti nella Striscia di Gaza. Lo ha affermato un funzionario dello Stato ebraico. I miliziani, secondo la fonte, starebbe “giocando e prendendo tempo, per estendere il cessate il fuoco senza raggiungere la seconda fase che richiede il disarmo”. Israele, intanto, ha respinto la proposta di inviare nella Striscia aiuti e mezzi internazionali per supportare le ricerche dei corpi, ma la volontà israeliana mette necessariamente in bilico il cessate in fuoco.

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Occuparsi, come doveroso, delle decine di migliaia di morti civili a Gaza è probabilmente una delle incombenze più delicate dell'intervento che la Comunità Internazionale dovrà fare a Gaza, ma da cui non si può assolutamente prescindere

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Secondo quanto riferito dal funzionario israeliano, Hamas non sarebbe in grado di localizzare tutti i resti degli ostaggi deceduti. Il cessate il fuoco in vigore da inizio mese prevedeva la restituzione completa dei prigionieri, ma l’intesa riconosceva che il recupero di alcuni dei 28 corpi potesse risultare complesso a causa della distruzione diffusa nel territorio. Sotto pressione israeliana, il movimento ha fino ad ora restituito 15 ostaggi deceduti.

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Ieri, funzionari della difesa israeliani avrebbero informato il vicepresidente statunitense J.D. Vance che Hamas potrebbe restituire i corpi di almeno 10 dei tredici ostaggi, mentre altre stime parlano di un numero inferiore. Nella Striscia sono in corso operazioni di recupero dei resti, ma l’esercito israeliano rimane scettico sulle reali possibilità di localizzare tutti i cadaveri, anche perchè, nel frattempo, Israele ha deciso di bloccare l’ingresso a Gaza di una delegazione turca composta da 81 soccorritori e mezzi pesanti, rifiutando qualsiasi assistenza esterna fino a quando Hamas non consegnerà tutti i resti degli ostaggi in suo possesso. Di fatto, la mossa israeliana mette a rischio il presunto "piano di pace", permettendo allo stato ebraico di continuare a bombardare la Striscia e proseguire nel genocidio.

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“C’è un gruppo di corpi che Hamas può restituire immediatamente e un altro di cui conosce l’ubicazione, ma per il cui recupero sono necessari equipaggiamenti e assistenza”, ha riferito una fonte al Jerusalem Post, aggiungendo che alcuni dei corpi “non si sa realmente dove si trovino”.

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Dal canto suo, Hamas afferma di aver consegnato “tutti i corpi localizzabili”, spiegando che per trovare e riconsegnare quelli mancanti sono necessari “equipaggiamenti e sforzi speciali”