24 Ottobre 2025
Soldati israeliani (LaPresse)
La pratica di estrazione dello sperma dai cadaveri dei soldati è stata introdotta in Israele a metà degli anni Novanta e non è regolata da una legge, ma da una serie di direttive. Dal 7 ottobre 2023 si è assistito ad un aumento dei prelievi e ad un ampliamento delle linee guida, per rendere più semplici le richieste a fronte del numero dei soldati morti, anche fra i giovani.
La riproduzione assistita postuma, più nota con l’acronimo PAR, da “Posthumous Assisted Reproduction”, è una tecnica che prevede il prelievo di sperma, ovuli o embrioni prima o subito dopo la morte di una persona e la successiva crioconservazione del campione, tramite il congelamento a -196 °C in azoto liquido.
L'estrazione dello sperma permette l'inseminazione artificiale postuma e la fecondazione, consentendo una prosecuzione delle famiglie nonostante la morte in guerra di alcuni loro componenti. Questa pratica sarebbe aumentata notevolmente dal 7 ottobre 2023 e sarebbero anche cambiate le regole visto l'aumento dei decessi tra i soldati delle Idf, Forze di Difesa dell'esercito israeliano, fra i quali compaiono molti giovani.
Se il militare morto non ha una compagna, sarebbero i genitori a fare richiesta di estrazione dello sperma, mettendo poi un annuncio per cercare una donna che decida di avere un figlio con il seme prelevato.
Nel caso dell’estrazione di sperma da un morto, la PAR prevede che venga effettuata la biopsia sul cadavere, l’incisione del testicolo, la rimozione di un pezzo di tessuto, l’isolamento delle cellule spermatiche vive e il loro congelamento. Per migliorare la percentuale di successo della pratica, il prelievo deve essere eseguito entro 24-48 ore dalla morte.
Inizialmente le linee guida che regolamentano i prelievi di sperma dai cadaveri dei soldati stabilivano che, per accedere alla PAR, la moglie o la partner abituale del defunto potessero presentare richiesta direttamente all’ospedale o a una clinica della fertilità. Si escludeva che la richiesta fosse fatta dai genitori del defunto. Le crescenti richieste di questi ultimi, soprattutto da parte di genitori di giovani soldati morti, e la pressione di alcune associazioni hanno portato via via alla produzione di un’estesa giurisprudenza favorevole e all'ampliamento dell’applicazione della PAR.
Israele è l’unico paese a consentire l’estrazione di sperma post mortem anche senza consenso preventivo, ma semplicemente in assenza di un’obiezione esplicita e dimostrabile, facendo affidamento sul desiderio della persona morta – presunto o sottinteso – riferito da chi presenta la richiesta.
Nonostante le linee guida parlassero solo di mogli o partner abituali, anche i genitori dei defunti hanno potuto fare richiesta di accesso alla PAR, passando però dalla richiesta a un tribunale. Dopo l’inizio della guerra a Gaza, però, il ministero della Salute ha modificato temporaneamente le regole, sospendendo la norma che imponeva il passaggio dai tribunali. È stata istituita un’unità speciale tra l’IDF e gli ospedali che ospitano le banche del seme, per offrire alle famiglie dei soldati questa opzione e avviarla il più rapidamente possibile. Questa unità lavora 24 ore su 24, 7 giorni su 7.
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