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Barghouti a Santoro nel 2001: “Non si può convivere con Israele finché c’è in atto un’occupazione, scappato ad un attentato di Tel Aviv” - VIDEO

Barghouti, in carcere da 23 anni e definito il "Mandela palestinese" è stato intervistato da Michele Santoro nella sua trasmissione poche settimane prima dell'attentato alle Torri Gemelle, e i temi di discussione sono ovviamente il Medioriente, l'occupazione israeliana e la repressione dei palestinesi

24 Ottobre 2025

Ecco l'ultima intervista di Marwan Barghouti nel 2001 prima di essere arrestato. Barghouti, in carcere da 23 anni e definito il "Mandela palestinese" è stato intervistato da Michele Santoro nella sua trasmissione poche settimane prima dell'attentato alle Torri Gemelle, e i temi di discussione sono ovviamente il Medioriente, l'occupazione israeliana e la repressione dei palestinesi. Il conduttore chiede: "Voi volete la distruzione di Israele?", e Barghouti: "Devo essere molto chiaro, abbiamo riconosciuto Israele in base alle risoluzioni Onu, non vogliamo distruggere Israele, siamo pronti a convivere in maniera pacifica con lo Stato di Israele ma non vivremo in maniera pacifica con l'occupazione. Bisogna distinguere Israele come Stato che ha diritto a esistere ai sensi delle risoluzioni Onu, noi l'abbiamo riconosciuta. La domanda: gli israeliani sono pronti a riconoscere il nostro diritto all'autodeterminazione? Hanno la volontà di riconoscere lo Stato palestinese?".

E Santoro: "Il 4 agosto c'è stato un attentato contro un corteo di macchine che trasportava anche lei, questo attentato è stato definito dagli israeliani non per tentare di ammazzare lei, ma che aveva un'altra finalità. Era lei l'obiettivo di quei missili che hanno ucciso quelle persone innocenti?". Bargouti risponde: "Sì, come ha detto lei ad agosto gli israeliani hanno lanciato tre missili che hanno colpito la mia guardia del corpo, hanno cercato di assassinarlo. Io avrei dovuto essere sulla stessa macchina. Abbiamo 365 risoluzioni del Consiglio Onu, ma nessuna di questa è stata attuata. Abbiamo 1200 risoluzioni da parte della Assemblea generale Onu, perché gli americani vogliono attuare le risoluzioni Onu in qualsiasi altro posto e non in Israele? Noi siamo le vittime della guerra, le vittime del terrorismo del Medioriente".

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