11 Dicembre 2021
Tim, lascia anche Simone Cantagallo: era a capo della comunicazione istituzionale
A due settimane dall'addio di Luigi Gubitosi anche Simone Cantagallo ha deciso di lasciare Tim, di cui era capo della comunicazione istituzionale da gennaio del 2019. Con le dimissioni di Cantagallo, uno dei pezzi forti della squadra dell'ex amministratore delegato, viene dunque preso atto che l'arrivo del nuovo management segnerà inesorabilmente la fine della precedente stagione amministrativa. All'interno del gruppo di telecomunicazioni, Cantagallo ricopriva il ruolo di Executive Vice Presidente Institutional Communication, Sustainability Projects & Sponsorship.
L'addio di Cantagallo, la cui notizia è stata diffusa in esclusiva da Prima Comunicazione, è soltanto l'ultimo tassello di una serie di uscite di scena di persone facenti parte del precedente gruppo amministrativo. Nei giorni precedenti si è infatti assistito alle dimissioni del Business Development & Transformation Officer Carlo Nardello, del Chief Technology & Operations Officer Nicola Grassi e del direttore Human Resources, Organization & Real Estate Luciano Sale.
Prima di approdare a Tim, Cantagallo aveva iniziato il suo percorso professionale come ufficio stampa di Enel, divenendo poi Responsabile delle Relazioni Esterne di Banca Lombarda e Piemontese (nota oggi come Ubi Banca), nonché Responsabile delle relazioni con i media e della Csr di Alitalia. Fino al 2018 è stato inoltre Direttore della Comunicazione e Responsible Gaming di Igt-Lottomatica.
A seguito di queste uscite, il gruppo si è trovato costretto ad attuare un profondo processo di riorganizzazione interna, con all'attuale direttore generale Pietro Labriola che ha subito provveduto a rinforzare la nuova squadra. Tra la novità troviamo la funzione Chief Consumer, Small & Medium Market Office, affidata a interim proprio a Labriola, la funzione Chief Enterprise Market Office, affidata a Massimo Mancini, e la funzione Brand Strategy & Commercial Communication che è andata invece a Sandra Aitala sempre a interim. Simone De Rose ottiene invece l'interim per la funzione Procurement, mentre Paolo Chiriotti sarà infine il riferimento per la gestione dei progetti di business transformation.
Nel gruppo rimangono tuttavia ancora aperte diverse incognite a causa dell'addio di Luigi Gubitosi come amministratore delegato. Se l'ex ad non dovesse infatti fare alcun passo indietro sulla questione, Vivendi dovrà farsi da parte e rinunciare a uno dei suoi consiglieri per lasciare spazio proprio a Pietro Labriola, attualmente candidato ad assumere il ruolo di Gubitosi come amministratore delegato. Il tutto mentre si avvicina sempre di più la data del 17 dicembre, durante la quale potrebbe essere presentata una prima valutazione dell'Opa di Kkr sul tavolo del Consiglio d'Amministrazione.
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