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Sgombero Leoncavallo, Feltri al GdI: "Una vergogna l'occupazione di una proprietà privata per 31 anni, indolenza di forze dell'ordine e politica"

Il Giornale d'Italia ha intervistato il direttore editoriale del Giornale Vittorio Feltri per parlare dello sgombero del Leoncavallo a Milano: "31 anni di violazione delle leggi, purtroppo è una situazione tutta italiana"

22 Agosto 2025

Sgombero Leoncavallo, Feltri al Gdi: "Una vergogna l'occupazione di una proprietà privata per 31 anni, indolenza di forze dell'ordine e politica"

Vittorio Feltri, fonte: imagoeconomica

Il Giornale d'Italia ha intervistato il direttore editoriale del Giornale Vittorio Feltri per parlare dello sgombero del Leoncavallo a Milano. Lo sfratto è avvenuto dopo un blitz della polizia, che ha anticipato i tempi rispetto a quelli fissati (9 settembre). Tuttavia, sono pur sempre passati ben 31 anni e 133 rinvii da quando il centro sociale è stato occupato in via Watteau.

Cosa ne pensa di questo ritardo in merito allo sgombero del Leoncavallo?

"C’è stata un'indolenza da parte delle forze dell'ordine e politiche che hanno consentito di occupare un edificio che non è loro. Ci sono voluti anni e anni, polemiche politiche, anni passati, ecc...".

Questo ritardo è dipeso dalle istituzioni politiche?

"Governi, prefetture, sindaci, province, nessuno ha mai fatto niente, la sinistra incute timore... Siamo arrivati a 31 anni di una struttura occupata abusivamente, 31 anni di violazione delle leggi, purtroppo è una situazione tutta italiana. Sono dovuti passare 31 anni".

Anche Salvini lo aveva frequentato

"Io non ci sono mai entrato e non lo conosco, adesso sono contento sia stato liberato, era ora. Fa schifo questa situazione, una proprietà privata occupata, ma non esiste".

Diverse le reazioni da parte del mondo politico, con il sindaco di Milano Sala che ha lamentato di "non essere stato avvisato". "Mercoledì ero a Palazzo Marino, impegnato in incontri di lavoro. Ho delegato il vicecomandante della Polizia locale in mia rappresentanza a partecipare al Comitato per l'Ordine e la Sicurezza che, come consuetudine, si tiene ogni mercoledì. In quella sede non è stato fatto cenno ad alcuno sfratto esecutivo del centro sociale Leoncavallo. Per un'operazione di tale delicatezza, al di là del Comitato, c'erano molte modalità per avvertire l'Amministrazione milanese. Tali modalità non sono state perseguite".

Piantedosi: "Lo sgombero del centro sociale Leoncavallo segna la fine di una lunga stagione di illegalità. Per trent'anni quell'immobile è stato occupato abusivamente. E al danno si è aggiunta la beffa: lo Stato costretto persino a risarcire i danni dell'occupazione. Oggi finalmente viene ristabilita la legalità. Il governo ha una linea chiara: tolleranza zero verso le occupazioni abusive. Dall'inizio del nostro mandato sono già stati sgomberati quasi 4mila immobili. Lo sgombero del Leoncavallo è solo un altro passo di una strategia costante e determinata che porteremo ancora avanti".

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