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Sgombero centro sociale Leoncavallo Milano, Matteo Cabassi al GdI: "No comment, non ne abbiamo parlato per 31 anni e non lo faremo adesso"

Cabassi, azionista di riferimento di Bastogi ed ex presidente del consiglio di amministrazione di Brioschi, si è trincerato dietro un "no comment": "È una questione politica, non ne abbiamo parlato per 31 anni e non lo faremo adesso"

21 Agosto 2025

Sgombero centro sociale Leoncavallo Milano, Matteo Cabassi al GdI: "No comment, non ne abbiamo parlato per 31 anni e non lo faremo adesso"

Matteo Cabassi, fonte: imagoeconomica

In merito allo sgombero del centro sociale Leoncavallo a Milano, il Giornale d'Italia ha intervistato Matteo Cabassi, uno dei membri della famiglia proprietaria dello spazio di via Watteau. Cabassi, azionista di riferimento di Bastogi ed ex presidente del consiglio di amministrazione di Brioschi, si è trincerato dietro un "no comment": "È una questione politica, non ne abbiamo parlato per 31 anni e non lo faremo adesso".

Sgombero centro sociale Leoncavallo Milano, Matteo Cabassi al GdI: "No comment"

È notizia di oggi lo sgombero dopo 31 anni del centro sociale Leoncavallo a Milano, occupato dal 1994. All'alba il blitz che ha anticipato i tempi rispetto all'appuntamento del 9 settembre. Il centro sociale è stato fondato a Milano nel 1975 in via Leoncavallo. Nel 1989 l'area dell’immobile passò al gruppo Cabassi, che ottenne dall'amministrazione comunale la decisione dello sgombero del centro sociale, per costruire uffici e negozi. Venne sgomberato nel 1994, anche in quel caso nel mese di agosto, e poco dopo si trasferì nell'attuale sede di via Watteau.

Lo sfratto della struttura è stato rinviato 133 volte in questi anni. Per i mancati sgomberi il Viminale era stato condannato a risarcire 3 milioni di euro alla famiglia Cabassi, proprietaria dei locali. E proprio uno dei membri della famiglia, Matteo Cabassi, è stato intervistato dalla nostra testata, per cercare di carpire qualche informazione e percepire il sentiment riguardo una vicenda che li vede coinvolti da molto vicino. Tuttavia, la famiglia ha rispettato la sua tradizione: nessun commento sul caso.

Chi invece non ha esitato a commentare la vicenda è stato il governo. Salvini: "Decenni di illegalità tollerata, e più volte sostenuta, dalla sinistra: ora finalmente si cambia. La legge è uguale per tutti: afuera!".

Così il ministro dell'Interno Piantedosi: "Lo sgombero del centro sociale Leoncavallo segna la fine di una lunga stagione di illegalità. Per trent'anni quell'immobile è stato occupato abusivamente. E al danno si è aggiunta la beffa: lo Stato costretto persino a risarcire i danni dell'occupazione. Oggi finalmente viene ristabilita la legalità. Il governo ha una linea chiara: tolleranza zero verso le occupazioni abusive. Dall'inizio del nostro mandato sono già stati sgomberati quasi 4mila immobili. Lo sgombero del Leoncavallo è solo un altro passo di una strategia costante e determinata che porteremo ancora avanti".

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