Sabato, 06 Settembre 2025

Seguici su

"La libertà innanzi tutto e sopra tutto"
Benedetto Croce «Il Giornale d'Italia» (10 agosto 1943)

Morte Andrea Purgatori, 4 medici verso il processo per omicidio colposo: "Referto redatto con imperizia e negligenza"

Il radiologo Gianfranco Gualdi, il suo assistente Claudio Di Biasi, la dottoressa Maria Chiara Colaiacomo e il cardiologo Guido Laudani verso il processo

10 Dicembre 2024

Morte Andrea Purgatori, la famiglia denuncia errori medici: "Radioterapia al cervello ma il tumore era ai polmoni"

Twitter: @LbarbarossaLuca

4 medici rischiano il processo per la morte del giornalista Andrea Purgatori, morto nel luglio del 2023. La Procura di Roma ha chiuso e indagini e sono 4 i medici che lo avevano in cura che rischiano grosso: il radiologo Gianfranco Gualdi, il suo assistente Claudio Di Biasi, la dottoressa Maria Chiara Colaiacomo e il cardiologo Guido Laudani. Nel mese di maggio 20223 Purgatori si era sottoposto a una risonanza magnetica che indicava la presenza di metastasi cerebrali. Tuttavia, i risultati dell’esame sarebbero stati interpretati erroneamente in un referto "redatto con grave imperizia, negligenza e imprudenza”, si legge nell’atto di conclusione delle indagini. Ciò avrebbe indotto i medici a optare per cure inappropriate. Il trattamento avrebbe quindi ignorato la reale causa del malessere del giornalista: un’endocardite infettiva, che si sarebbe poi rivelata letale.

Morte Andrea Purgatori, 4 medici verso il processo per omicidio colposo

Purgatori è stato quindi sottoposto a immediate cure radioterapiche per curare l’emergenza prioritaria metastatica cerebrale, ma causando la sottoposizione del paziente non solo ad una terapia non necessaria, ma deviando l’approccio degli altri sanitari a causa del “mancato rilevamento di lesioni ischemiche la cui causa sarebbe stato necessario indagare senza ritardo".

L’atto di conclusione delle indagini segue di circa due mesi la perizia medico-legale. I periti parlano di "una catastrofica sequela di errori ed omissioni", affermando che una corretta diagnosi avrebbe potuto garantire un periodo di sopravvivenza superiore a Purgatori. La perizia sottolinea, infatti, che l'endocardite “avrebbe potuto essere individuata più tempestivamente, per lo meno all'inizio del ricovero dal 10 al 23 giugno del 2023, o ancora prima, nella seconda metà di maggio 2023 qualora i neuroradiologi avessero correttamente valutato l'esito degli accertamenti svolti l'8 maggio". Si aggiunge che “la letteratura scientifica considera il tasso di sopravvivenza a un anno in misura dell'80% qualora l'endocardite venga tempestivamente adeguatamente trattata".

Il Giornale d'Italia è anche su Whatsapp. Clicca qui per iscriversi al canale e rimanere sempre aggiornati.

Commenti Scrivi e lascia un commento

Condividi le tue opinioni su Il Giornale d'Italia

Caratteri rimanenti: 400

Articoli Recenti

x