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Colitti (TNV): "I dati delle violenza negli ospedali sono allarmanti, l'aumento è preoccupante e servono interventi immediati"

Paolo Colitti, Presidente TNV, ha dichiarato: "Degenze più colpite, Pronto Soccorso intasati e carenza di medici: servono dati chiari e interventi immediati per ridurre i rischi di violenza"

17 Gennaio 2025

Paolo Colitti, Presidente TNV, in occasione dell'evento Violenza sugli operatori sanitari. Un bollettino di guerra”, organizzato da ONSIP, Organismo Nazionale Professionisti Sicurezza & Privacy in collaborazione con il sindacato UGL Salute ha dichiarato:

Quali sono i dati di questa situazione e perché sono così allarmanti?

"Guardando dal nostro punto di vista questi dati intanto li definirei un po' incompleti, ma sono allarmanti perché la progressione dell'aumento è veramente preoccupante. Quindi ci sono una serie di motivazioni, però per quello che è la nostra ottica l'applicazione di tutte le richieste di tutte le situazioni che le varie cliniche e ospedali vanno ad applicare non hanno effettivamente un controllo. Se voi guardate tutti i dati del 2023 sono anche abbastanza incongruenti. Noi pensiamo che oltre a tutte le cose che bisogna inserire e verificare il contesto di dove avvengono, cosa sta succedendo per il pronto soccorso in funzione della medicina di base. E per tutto questo non abbiamo dei dati dove si possa verificare in funzione del personale che sta, il numero dei letti e quelli che sono gli eventi. Questa è la base per poter ridurre e poter fare delle azioni che riducano questo rischio perché di rischio importante si tratta."

Cosa scatena questa violenza?

"È molto variegata la cosa perché un pronto soccorso intasato che non dà le risposte sicuramente scatena delle reazioni che a seconda della testa che le fa possono essere più o meno violente. E soprattutto però teniamo conto di un'altra cosa, che la maggior parte, secondo le statistiche del Ministero, delle violenze sono relative alle degenze non agli esterni; queste probabilmente fanno più notizia perché magari sono più continuative, ci sono dei problemi più violenti, ma la stragrande maggioranza è all'interno delle degenze, quindi sicuramente ci sono dei correttivi che possono essere fatti immediatamente, al di là della formazione che sicuramente è necessaria, al di là del fatto che dobbiamo essere più civili, al di là di tutte queste cose che richiedono tempi lunghi, parlavo dei dati proprio perché a guardarli si possono prendere anche delle situazioni più immediate che diano dei risultati sicuramente parziali perché il problema è anche molto complesso."

La mancanza di medici e di personale sanitario generale è una concausa?

"Sicuramente, questo è fuori discussione  che ci sia, magari però va collegata alla medicina di base che è diventata carente e di conseguenza l'afflusso sugli ospedali e sulle strutture è molto superiore a quello che dovrebbe essere."

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