27 Maggio 2024
Regina Corradini D'Arienzo, Amministratore delegato di Simest, in occasione del Festival dell'Economia di Trento, ha dichiarato a Il Giornale d'Italia:
"Simest si pone come un attore sistemico che crede fermamente che per rinnovare la competitività in una globalizzazione in evoluzione, sia essenziale una cooperazione sistematica e sostenibile. Nell'ecosistema industriale italiano, è cruciale promuovere gli investimenti di tutte le imprese, anche le più piccole, per essere competitive a livello internazionale. Se non si investe nella transizione ecologica e digitale, si rischia di essere esclusi dalla catena del valore globale. Per questo motivo, abbiamo innovato i nostri strumenti e sosteniamo gli investimenti lungo l'intera filiera produttiva. Inoltre, per aiutare le imprese a scegliere i mercati migliori, abbiamo deciso di espandere la nostra presenza internazionale, con sedi a Belgrado, Il Cairo per l'Africa e presto in Vietnam e Sud America. Portiamo la nostra esperienza come Simest all'interno del Gruppo Cassa Depositi e Prestiti, focalizzandoci sulla sostenibilità e misurando i KPI sostenibili. È fondamentale essere pronti ad innovare, ascoltare i bisogni delle imprese e rimanere al passo coi tempi, anche semplificando le procedure. Insieme a Cassa Depositi e Prestiti, Sace, Ice, le ambasciate, le Camere di Commercio, le associazioni e tutte le imprese, crediamo fortemente nel Made in Italy e siamo convinti che possiamo diventare sempre più competitivi, con Simest a sostegno di questo obiettivo".
Quale delle vostre strategie sta funzionando meglio?
"In questo contesto di tassi così elevati, noi, in collaborazione con il Ministero degli Esteri, gestiamo l'intera finanza pubblica, concedendo finanziamenti agevolati al tasso dell'0,5% per gli investimenti strategici in materia di competitività. Crediamo fortemente in questa iniziativa e riteniamo essenziale sostenere le aziende del Sud, in particolare le giovani e quelle femminili. A tal fine, abbiamo istituito un plafond, con una riserva dedicata anche ai Balcani occidentali, poiché nella nuova era della globalizzazione è fondamentale scegliere i mercati. Abbiamo a disposizione un plafond di 4 miliardi di euro, con oltre 4 miliardi di euro di domande, supportando più di 7000 progetti, di cui il 93% riguarda le PMI, con il 25% concentrato nel Sud. Abbiamo piena fiducia in questo approccio e continueremo a innovare in questo settore".
Qualche nuova iniziativa?
"Ciò che mi appassiona maggiormente sono le piccole e medie imprese. Il 93% di queste aziende sono proprio quelle di piccole e medie dimensioni. Sono imprese che, se non hanno accesso agli strumenti finanziari adeguati e ai tassi di interesse giusti, non riescono a investire correttamente. Tuttavia, se non crescono insieme alle altre imprese di medie e grandi dimensioni, l'intera filiera industriale ne risente. Oggi, con la tracciabilità internazionale delle filiere del made in Italy, questo aspetto diventa ancora più critico, e su questo puntiamo il nostro impegno".
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