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Stangalino (Edison): "Obiettivo al '40 mix produttivo basato su rinnovabili, gas e nucleare; in Italia necessario focus su nuove tecnologie"

Il Giornale d'Italia ha intervistato Marco Stangalino, Vice Presidente Esecutivo Generazione Elettrica Edison: "Necessario arrivare al '50 net zero con progetti sicuri, sostenibili ed economicamente fattibili"

11 Aprile 2024

Marco Stangalino, Vice Presidente Esecutivo Generazione Elettrica Edison, in occasione dell'evento "Fonti alternative ed energie rinnovabili" organizzato da RCS Academy, ha dichiarato a Il Giornale d'Italia: 

"Oggi parleremo della transizione energetica, dunque di come arrivare al 2050 net zero, e poi dei costi di questa transizione.

Per riuscire ad arrivare all'obiettivo bisogna infatti tenere in considerazione che ci sono dei costi a cui far fronte dal punto di vista del sistema, perché i combustibili fossili per loro natura e per il fatto che vengono utilizzati da tanti anni hanno un costo inferiore sia rispetto alla parte delle energie rinnovabili sia per quanto riguarda il futuro, che sarà il nucleare. 

Dovremo dunque cercare di arrivare al 2050 raggiungendo questo obiettivo ma cercando di rispettare il famoso trilemma, che è quello di arrivare con dei progetti sicuri, sostenibili ed economicamente fattibili. Edison ha nei suoi obiettivi quello di riuscire ad arrivare al 2040 con un certo mix produttivo che è principalmente basato sulle fonti rinnovabili, sul gas decarbonizzato e probabilmente se riusciremo anche sul nucleare, sempre utilizzando queste nuove tecnologie degli Small Modular reactor. "

Secondo lei quali sono gli obiettivi principali che il mercato energetico italiano può porsi a livello europeo, quali sono le priorità e quali le potenzialità?

"Le potenzialità dell'Italia sono quelle di essere dei leader della manifattura; per questo secondo me il Governo deve puntare, come le aziende, ad essere più presente sulla parte costruttiva, sulla parte delle forniture, cioè di non subire la transizione ma di cavalcarla per quanto riguarda le nuove tecnologie che fino ad adesso abbiamo subito, perché l'eolico e il fotovoltaico sono tutte forniture che vengono dall'estero. Al contrario, nell'idroelettrico l'80/85% delle forniture sono italiane, quindi dovremmo sviluppare di più la parte idroelettrica magari attraverso i pompaggi dove la parte delle forniture e la componentistica italiana fa da padrone. Così vale anche per il nucleare: pur non essendoci in Italia, le imprese italiane sono tra le leader mondiali della componentistica e dei sistemi nucleari, i reattori e quindi nella parte della fornitura dei combustibili noi siamo tra i leader con l'Ansaldo e tutta una serie di piccoli o medi costruttori e fornitori di energia nucleare."

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