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Caradonna (FERROVIENORD): “Insieme a FNM per valorizzare patrimonio culturale; finanziati €2 mld da Regione Lombardia per sostituire i treni"

Il Giornale d'Italia ha intervistato Fulvio Caradonna, Presidente di FERROVIENORD: "Abbiamo come obiettivo grossi progetti e ristrutturazioni per arrivare a dare un servizio che sia più che dignitoso"

01 Febbraio 2024

Fulvio Caradonna, Presidente di FERROVIENORD, in occasione dell'evento "La vita in movimento dal 1877" organizzato da FNM e Ferrovienordha dichiarato a Il Giornale d'Italia: 

"L'importanza della campagna è far riscoprire il patrimonio culturale storico passato, in questo caso delle ferrovie. È un progetto importante; questi manifesti verranno posizionati in parecchie delle nostre stazioni, soprattutto quelle periferiche. La stazione ancora oggi rappresenta un punto di aggregazione, una parte molto importante del Paese, insieme storicamente a alla parrocchia, al comune, alla farmacia: una cosa importante, e ci siamo anche noi in questa logica".

Quali sono i principali punti del vostro futuro? Si punta anche sulla sostenibilità, un concetto che già veniva richiamato in passato in questi manifesti.

"Assolutamente sì. Noi stiamo cercando di dare una svolta nuova a tutto il servizio ferroviario, per cui Sostenibilità e, molto importante, utilizzo culturale delle nostre realtà. Mi piacerebbe, da qui a qualche anno, immaginare che le nostre strutture vengano utilizzate con una valenza sociale importante".

Come si incastra questa sinergia con i progetti culturali di FERROVIENORD?

"Si incastra per un percorso che abbiamo già iniziato. Un esempio su tutti: sulla Brescia-Iseo-Edolo noi abbiamo finanziato e aiutato una cooperativa sociale, che gestisce le disabilità, a posizionare su tutte le stazioni le loro sculture, i loro dipinti. Il fatto incredibile è stato un riscontro da parte dell'opinione pubblica assolutamente positivo; i ragazzi erano contentissimi e noi continueremo su questo percorso. Io penso che dare una mano, non solo strutturalmente, ma anche sovvenzionando queste opere, può solo farci del bene".

Quali sono, ad oggi secondo lei, le sfide della mobilità lombarda?

"Le sfide della mobilità lombarda sono quelle di arrivare a regolarizzare un servizio che è molto complicato. Il fatto positivo rispetto al passato è che sicuramente sono aumentati i viaggiatori, e così è aumentata l'utenza. Vuol dire che sempre più la gente si avvicina e capisce che l'utilizzo del mezzo pubblico è una soluzione assolutamente necessaria; non sempre noi riusciamo a essere puntuali nel dare soluzioni necessarie. Sono aumentati i viaggiatori, le strutture sono in alcuni casi ancora ferme a qualche anno fa. Abbiamo come obiettivo grossi progetti e ristrutturazioni per arrivare a dare un servizio che sia più che dignitoso".

Banco di prova saranno chiaramente anche le Olimpiadi del 26.

"Sì assolutamente sì, non non c'è ombra di dubbio. Si tenga conto, ad esempio, che in termini di treni, la Regione Lombardia ha finanziato miliardi di euro per la sostituzione. Entro quella data noi dovremmo arrivare ad avere una copertura molto importante; già metà dei treni sono stati consegnati, per cui vuol dire dare una risposta chiara ed efficace a questo tipo di necessità".

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