24 Ottobre 2023
Marco Giovanni Piuri, Direttore Generale di FNM e Amministratore delegato di Trenord, In occasione di "Travelling Gaze. Sguardo viaggiante”, un percorso espositivo nato dalla collaborazione tra FNM e NABA, Nuova Accademia di Belle Arti negli spazi di Milano Cadorna, ha dichiarato a Il Giornale d'Italia:
"Abbiamo chiesto a questi giovani artisti di provare a rappresentare dal loro punto di vista cos'è il viaggio e che cosa sono i luoghi o non luoghi del viaggio. E devo dire che quanto hanno prodotto è a mio parere molto, molto interessante. E ci sono dentro tanti livelli di lettura, perché alla fine il viaggio è metafora della vita, compariamo a un certo punto e andiamo verso un destino. Il viaggio è tanta parte della nostra vita ed è spesso il momento nel quale si conoscono persone e luoghi. Mi pare che questo venga fuori molto bene. Questa è una delle collaborazioni che noi stiamo cercando di fare per cercare di rimettere davanti agli occhi di tutti il contenuto del viaggio, il valore del viaggio e il valore del tempo e di alcuni luoghi. La cosa interessante in questo caso è quella di aver sfidato i giovani artisti a creare e a collocare le loro opere in uno spazio pubblico. E questo è l'altro tema: l'arte o comunque l'espressione artistica che stia dentro la vita e non che sia in qualche modo confinata in alcuni luoghi dove bisogna andare; invece io passo in stazione e mi imbatto in qualcosa".
Che anno è stato per la mobilità milanese e lombarda in generale?
"Si può leggere da molti punti di vista. Da una parte è stato un anno di ripresa in termini di numero di viaggiatori. Siamo tornati ai numeri ai quali eravamo abituati nel 2019 in alcuni casi anche superandoli. Nel 2019 c'è ancora aperta la questione di quanto e come, al di là dei numeri singoli, sia cambiata la struttura della domanda di mobilità. Io credo che purtroppo abbiamo perso tutti una grande occasione da quello che abbiamo dovuto affrontare con il Covid per provare a ridisegnare questa questa mobilità. Ma è sempre più evidente quello che è emerso quest'anno, e cioè che noi non è che abbiamo voglia di muoverci, noi abbiamo bisogno di muoverci. In questo senso riuscire a organizzare un'offerta di mobilità che sappia rispondere a questa esigenza e che tenga insieme tutta la parte pubblica, privata, la strada, il ferro eccetera; questa è la sfida vera, credo che siamo all'inizio di un potenziale percorso interessante".
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