09 Giugno 2023
Valentino Confalone, Country President e AD Novartis Italia, in occasione del Forum in Masseria, ha dichiarato a Il Giornale d'Italia:
"Il PNRR di cui oggi si è parlato in ambito salute offre delle opportunità per far evolvere il sistema salute italiano in una direzione di riduzione delle diseguaglianze, sia dal punto di vista geografico, quindi ridurre le differenze dei livelli di assistenza tra le regioni del nord e le regioni del sud, fare campagne nelle città da una parte, ma anche riduzione delle diseguaglianze in termini orizzontali, ovvero ridurre i tempi di attesa soprattutto per l'innovazione che è in arrivo dal punto di vista terapeutico. Oggi i tempi sono ancora troppo lunghi, lo sono soprattutto per lo step regionale che allunga ulteriormente i tempi di accesso al nuovo farmaco. Bene, si può intervenire in questo ambito, così come si può intervenire nell'ambito di creare strutture ospedaliere di eccellenza, in grado di utilizzare al meglio e su tutto il territorio nazionale le nuove tecnologie che stanno arrivando e che richiedono un adeguamento delle infrastrutture ospedaliere.
È un sistema, quello sanitario italiano, che ha dimostrato da una parte delle grandi capacità di resilienza, come si usa a dire, quindi con lo sacrificio anche personale degli operatori sanitari sono stati in grado di affrontare a livello ospedaliero la pandemia e tutto quanto nel conseguito. Ma allo stesso tempo sono emerse anche le fragilità, le necessità di evoluzione per adeguarsi alle esigenze del futuro, che partono da un rafforzamento della parte territoriale, quindi di un filtro sul territorio che eviti la necessità del cittadino di andare a utilizzare il pronto soccorso come primo punto di contatto a livello ospedaliero. Questo consentirà appunto di liberare gli ospedali da questa prima esigenza e di adeguarsi quindi invece alle esigenze legate all'evoluzione tecnologica della medicina.
In termini di accesso ai farmaci ad esempio abbiamo delle eccellenze, che sono quelle di paesi come la Germania e la Francia, che utilizzano metodologie di valutazione e di accesso ai farmaci molto rapidi e molto efficienti. Il farmaco viene immediatamente utilizzato, appena l'EMA, dopo l'operazione dell'EMA, e nel tempo viene completata la valutazione economica e la definizione del prezzo di rimborso. Con questo meccanismo così rapido alcuni elementi potrebbero essere adottati anche a livello italiano, soprattutto per l'innovazione farmacologica. Da questo punto di vista credo che il benchmark possa essere rappresentato davvero dalla Germania. Ci sono sistemi che hanno invece problematiche analoghe, se non addirittura ulteriori rispetto al nostro, non dobbiamo dimenticarlo, comunque è un sistema che nel complesso ha tenuto fino ad oggi.
Sulla sanità la pandemia ha insegnato una cosa che forse già conoscevamo ma ha rafforzato ulteriormente. La salute è un bene garantito dalla Costituzione e deve essere lo stesso modo su tutto il territorio nazionale. In termini di efficienza degli interventi di salute certamente il livello nazionale a volte è anche insufficiente, spesso la pandemia ha dimostrato che gli interventi devono essere a livello internazionale, quindi le regioni hanno dubbiamente un ruolo importante ma devono farlo dentro un quadro di garanzia dei livelli di assistenza omogenei su tutto il territorio nazionale.
Per Novartis l'Italia è un'area fondamentale, dal punto di vista della produzione, manifatturiera, abbiamo alcuni di gli stabilimenti più importanti per l'azienda a livello globale ma anche a livello di ricerca, qui facciamo una parte importantissima della nostra ricerca, siamo la prima azienda per investimenti in ricerca e sviluppo e per il numero di trial clinici in questo momento attivi in Italia, ma soprattutto questo è l'aspetto più caratterizzante, lavoriamo insieme alle istituzioni per migliorare quel percorso di cura del paziente, non ci limitiamo a fare ricerche e portare farmaci ma collaboriamo per migliorare il sistema salute nel suo complesso, questa è la nostra visione, la nostra ambizione e lo facciamo su tutte le aree terapeutiche in cui siamo attivi, dall'oncologia all'ematologia, dal cardiovascolare alle neuroscienze, alle immunologie. A
In questo momento Novartis è la prima azienda in ambito farmaceutico in Italia ed in Europa, l'Italia ha fatturato un miliardo e 7 milioni di euro, lo scorso anno, con un trend stabile per quanto riguarda il 2023, le aree sono quelle a cui facevo riferimento, in cui stanno arrivando nuove innovazioni tecnologiche, l'area dell'oncologia, in particolare quello del tumore alla mammella, l'area dell'ematologia con i linfomi, l'area del cardiovascolare, quindi la tutela, la riduzione del rischio di eventi cardiovascolari, queste sono tre delle novità che insieme alla sclerosi multipla sulle quali abbiamo delle importanti novità farmacologiche.
L'azienda punta innanzitutto sulla ricerca interna, quindi c'è una fortissima attività di ricerca che è stata ultimamente ulteriormente focalizzata e efficientata, questa è la priorità in questo momento assoluta nelle aree a cui facevo riferimento prima, non c'è dubbio che a integrazione della ricerca interna c'è una continua ricerca di opportunità di business development, di acquisizione, di partnership in questo momento, però ce ne sono a brevissimo che sono pubbliche. L'oncologia è certamente fra le cinque aree nelle quali è possibile potenzialmente una acquisizione, ma allora è come le altre a cui ho fatto riferimento prima, ne più né meno".
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