13 Dicembre 2022
Edoardo Sylos Labini, fondatore del movimento culturale e rivista "CulturaIdentità", in occasione della presentazione del libro "L'intervento, riflessioni quotidiane" di Pierfranco Faletti si è presentato a Il Giornale d'Italia così:
"Sul palco del teatro Manzoni di Milano nel febbraio del 2018, dopo venticinque anni di carriera da attore e regista, ho deciso di creare un movimento culturale che rilanciasse la nostra identità culturale, i simboli artistici delle nostre città italiane che sono la nostra vera ricchezza, il nostro vero brand, che spesso però la nostra classe dirigente e politica non ha saputo valorizzare. Io ho conosciuto profondamente il nostro paese recitando in tutti i teatri italiani, dalla Valle d’Aosta, alla Sicilia all’entroterra sardo e quando arrivi in questi piccoli borghi, in queste città di provincia straordinarie, vedi il teatro, scopri la piazza e i monumenti incredibili che spesso non conosciamo e che non sappiamo raccontare. Per questo è nata "CulturaIdentità": con questa voglia di raccontare l’Italia più bella. E l’ho fatto chiamando e unendo amici intellettuali, artisti, giornalisti, imprenditori che credono in questa causa. Qui ci sono i due vicepresidenti di "CulturaIdentità": Paola Radaelli e Angelo Grespi. Due amici con cui abbiamo condiviso tante battaglie: il nostro è un gruppo di persone che si vogliono bene e si rispettano umanamente, questo è un gruppo che ha una sua forza e una sua unità. L’amicizia è un valore importante per il nostro paese: gli italiani, i patrioti (parola che va molto di moda in questi ultimi anni) sono coloro che si riconoscono nella loro diversità e sanno stare insieme. Questa è l’Italia: un popolo fatto da DNA diversi che però tutti insieme fanno un unico DNA che è straordinario; dobbiamo essere orgogliosi di essere italiani e di calpestare questo suolo che il mondo ci invidia. "CulturaIdentità" è questo: un valore di italianità, è l’essere orgogliosi di ciò che facciamo, delle nostre opere d’arte, dei nostri simboli. E quattro anni fa per sostenere la nostra battaglia ho anche fondato un giornale cartaceo. Sì, un cartaceo nell’epoca del web e del Covid abbiamo fondato un cartaceo: siamo pazzi? Siamo completamente fuori di testa?"
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