24 Agosto 2025
Al Meeting di Rimini, l'economista Mario Draghi ha rilasciato una dichiarazione che il pubblico ha trovato a dir poco incredibile: "Io nasco come euroscettico, assolutamente contrario alla moneta unica. L'ho scritto anche nella mia tesi di laurea nel 1970, poi negli anni ho cambiato idea".
Mario Draghi ha sorpreso il pubblico del Meeting di Rimini con un racconto personale che ripercorre il suo rapporto con l’Europa e con la moneta unica. L’ex presidente della Banca centrale europea e già presidente del Consiglio ha infatti ammesso: “Non provengo da un ambiente culturale particolarmente europeo. Scrissi la mia laurea sostenendo che la moneta unica era una gran sciocchezza”.
Draghi ha ricordato come, da giovane studente, fosse critico verso l’idea di una valuta comune, giudicata all’epoca “impraticabile e rischiosa” per l’assenza delle condizioni necessarie all’integrazione economica. “Nella mia tesi sostenevo che un’unione monetaria avrebbe potuto aggravare le divergenze tra gli Stati invece di ridurle. Era la convinzione di allora, basata sul contesto storico e politico di quel tempo”, ha spiegato.
Un’affermazione che ha subito catturato l’attenzione, ma che Draghi ha inserito in un percorso di maturazione politica ed economica. “Il mio è un europeismo molto pragmatico, costruito nel tempo. Non è un europeismo che nasce dai grandi principi o da una visione astratta”, ha spiegato.
Per rendere l’idea, Draghi ha citato Helmut Schmidt, cancelliere tedesco negli anni Settanta: “Quando gli chiedevano se avesse una visione, rispondeva: ‘Se cerchi una visione, vai dall’oculista’”. Una battuta che, secondo l’ex premier, sintetizza bene la sua stessa impostazione: concretezza prima di tutto.
Draghi ha raccontato che, tornato dagli Stati Uniti negli anni Novanta, notò come il contesto europeo fosse profondamente cambiato: “I paesi erano più vicini, più integrati. Forse allora valeva la pena avere una moneta comune”. Una svolta di pensiero che lo avrebbe portato anni dopo a difendere l’euro da presidente della Bce e a essere uno dei principali padri della moneta unica.
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