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ACEA, risultati primi 9 mesi 2025 ricavi a €2,21 mld (+7%), EBITDA +8,4%, Utile Netto +45,7%, investimenti lordi a €1,01 mld

Il Consiglio di Amministrazione di ACEA, riunitosi oggi sotto la presidenza di Barbara Marinali, ha approvato il Resoconto Intermedio della Gestione al 30 settembre 2025

13 Novembre 2025

ACEA, risultati primi 9 mesi 2025 ricavi a €2,21 mld (+7%), EBITDA +8,4%, Utile Netto +45,7%, investimenti lordi a €1,01 mld

Il Consiglio di Amministrazione di ACEA, riunitosi oggi sotto la presidenza di Barbara Marinali, ha approvato il Resoconto Intermedio della Gestione al 30 settembre 2025.

“Grazie al forte incremento dei risultati conseguiti nei primi nove mesi dell’anno, Acea conferma il percorso di crescita organica e sostenibile comunicato ai mercati, in virtù dell’ottimizzazione di processi, attività e prodotti. L’Ebitda ordinario e l’Utile netto crescono, così come gli investimenti - ha dichiarato Fabrizio Palermo, Amministratore Delegato di ACEA. – Questi risultati dimostrano l’efficacia delle azioni manageriali: abbiamo reso l’azienda più solida dal punto di vista finanziario ed industriale. L’ampia visibilità che abbiamo oggi sulla performance del Gruppo ci consente di rivedere al rialzo la guidance 2025 in termini di Ebitda.”

RISULTATI AL 30 SETTEMBRE 2025 DEL GRUPPO ACEA

I Ricavi consolidati pro-forma si attestano a 2.208,2 milioni di Euro, in aumento rispetto ai 2.060,9 milioni del 30 settembre 2024, guidati dalla crescita tariffaria nei business Acqua Italia, Reti e Illuminazione Pubblica. Le attività regolate contribuiscono per l’89% al totale dei ricavi e registrano nel periodo un incremento di circa il 7%. L’EBITDA consolidato pro-forma raggiunge 1.083,9 milioni di Euro, in crescita dell’8,4% rispetto ai 1.000,3 milioni di Euro dei primi nove mesi del 2024. Le componenti one-off relative ai primi nove mesi del 2025 (15 milioni di Euro) si riferiscono principalmente all’iscrizione dei premi per la qualità tecnica e contrattuale del servizio idrico integrato relativi al biennio 2022-2023 (Delibere ARERA 225/2025 e 277/2025, 25 milioni di Euro) e ad altre partite minori (-10 milioni di Euro). L’EBITDA pro-forma ricorrente registra un incremento del 10% a 1.069 milioni di Euro, grazie al solido contributo delle attività regolate Acqua Italia, Reti e Illuminazione Pubblica e dell’area Produzione. L’apporto delle diverse attività all’EBITDA consolidato è il seguente: Acqua Italia 57%; Reti e Illuminazione Pubblica 32%; Ambiente 6%; Produzione 4%; altri business e Corporate 1%. Il 95% dell’EBITDA si riferisce ai business regolati Acqua Italia e Reti, alle attività di Illuminazione Pubblica e Ambiente.

Gli ammortamenti, svalutazioni e accantonamenti ammontano a 595,7 milioni di Euro, in aumento di circa il 13% rispetto al 2024 pro-forma a seguito degli investimenti realizzati e dell’entrata in esercizio di cespiti precedentemente in costruzione, in particolare nelle aree Acqua Italia, Reti e Illuminazione Pubblica. La variazione è influenzata inoltre dagli accantonamenti al fondo esodo e mobilità (30 milioni di Euro) riconducibili all’avvio dell’utilizzo dell’istituto dell’isopensione (art. 4, commi 1-7 ter, L. 92/2012 e s.m.i.). Tale strumento si configura come un’opportunità per supportare il processo di rinnovamento favorendo l’ingresso di nuove professionalità e l’adeguamento delle competenze esistenti, realizzando un turnover generazionale coerente con le esigenze strategiche del Gruppo. L’EBIT consolidato pro-forma cresce del 2,7% rispetto allo stesso periodo del 2024, attestandosi a 488,2 milioni di Euro.

Tale incremento è riconducibile alla crescita dell’EBITDA, parzialmente compensata dall’aumento degli ammortamenti, delle svalutazioni e degli accantonamenti. Gli oneri finanziari netti pro-forma sono pari a 97,2 milioni di Euro, rispetto ai 93,0 milioni registrati nello stesso periodo del 2024. Al 30 settembre 2025, il costo globale medio del debito del Gruppo ACEA si attesta al 2,04% rispetto al 2,16% del 31 dicembre 2024.

L’utile netto consolidato è pari a 415,2 milioni di Euro, in crescita del 45,7% rispetto ai primi nove mesi del 2024. Il risultato beneficia, tra le altre, dell’iscrizione della plusvalenza (109,2 milioni di Euro) realizzata a seguito della cessione della rete in Alta Tensione (AT) a Terna. L’Utile netto ricorrente, pari a 301 milioni di Euro, registra un incremento di circa l’8%, in coerenza con l’andamento operativo del periodo. Il tax rate al 30 settembre 2025, normalizzato per la tassazione sulla plusvalenza sopra citata relativa alla cessione della rete AT (tassata in regime PEX), è pari al 32,4% rispetto al 30,1% del 30 settembre 2024. Nei primi nove mesi del 2025, il Gruppo ha realizzato investimenti lordi pari a 1.009,7 milioni di Euro, in aumento del 6,1% rispetto ai 951,9 milioni registrati nel medesimo periodo del 2024. Gli investimenti si sono concentrati principalmente nei business regolati che rappresentano l’89% dei capex totali (95% escludendo ACEA Energia). Gli investimenti al netto dei contributi ammontano a circa 843 milioni di Euro (829 milioni di Euro nei 9M2024). La ripartizione degli investimenti lordi per aree di attività è la seguente: Acqua Italia 593,0 milioni di Euro (473 milioni al netto dei contributi), Reti e Illuminazione Pubblica 255,8 milioni di Euro (209 milioni al netto dei contributi), Ambiente 54,3 milioni di Euro, Produzione 20,9 milioni di Euro, altri business (Acqua Estero, Engineering & Infrastructure Projects), Corporate e ACEA Energia 85,7 milioni di Euro. L’Indebitamento Finanziario Netto del Gruppo aumenta di circa 140 milioni di Euro, passando da 4.9448 milioni di Euro del 31 dicembre 2024 a 5.083 milioni di Euro al 30 settembre 2025.

La variazione è positivamente influenzata dalla generazione di cassa da Working Capital nel terzo trimestre del 2025, dall’incasso di 227 milioni di Euro derivante dalla cessione della rete AT e riflette la dinamica degli investimenti realizzati, nonché la distribuzione dei dividendi e il versamento delle imposte. Al 30 settembre 2025, il rapporto Net Debt/EBITDA LTM pro-forma9 si attesta a 3,39x (rispetto a 3,34x del 31 dicembre 2024) in linea con la guidance 2025. Il debito è per l’80% a tasso fisso e presenta una durata media pari a 4,5 anni.

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