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Cucinelli +10,8% a €1.019 mln e Hermès +6,3% a €11.906 mln nei primi 9 mesi 2025, entrambi proseguono con forti investimenti

Il gruppo italiano migliora margini e utile (+20,2% a €73,3 mln), mentre la maison francese risente del prelievo straordinario ma investe €316 mln nel semestre. Guidance confermata per Cucinelli (+10% nel 2025 e 2026).

13 Novembre 2025

Cucinelli +10,8% a €1.019 mln e Hermès +6,3% a €11.906 mln nei primi 9 mesi 2025, entrambi proseguono con forti investimenti

Nonostante la persistente volatilità che caratterizza il comparto della moda e del lusso — dovuta sia ai dazi statunitensi sia all’andamento incerto del mercato cinese — Brunello Cucinelli e Hermès continuano a distinguersi per crescita e redditività.

Andamento dei ricavi nei primi nove mesi del 2025

Nei primi nove mesi del 2025, il gruppo umbro Cucinelli ha registrato un incremento dei ricavi del 10,8%, raggiungendo 1.019,2 milioni di euro (+11,3% a cambi costanti). La crescita è stata trainata in particolare dal canale retail, che ha segnato un aumento dell’11,6% a 645,8 milioni.

Il colosso francese Hermès, nello stesso periodo, ha evidenziato una crescita del giro d’affari del 6,3% a 11.906 milioni di euro (+8,6% a cambi costanti). Il risultato è stato sostenuto dal comparto “core” della pelletteria, in aumento del 10,2% a 5.278 milioni (+12,6% a cambi costanti).

I margini reddituali

Nel primo semestre 2025, Cucinelli — con un fatturato in crescita del 10,2% a 684,1 milioni (+10,7% a cambi costanti) — ha registrato un EBITDA in aumento del 12,9% a 200,6 milioni, un EBIT in crescita dell’8,8% a 113,8 milioni e un utile netto in rialzo del 20,2% a 73,3 milioni.

Hermès, con ricavi in aumento del 7,1% a 8.034 milioni, ha evidenziato una crescita dell’EBIT del 5,7% a 3.327 milioni, mentre l’utile netto è diminuito del 5,2% a 2.246 milioni. Il calo è legato a un incremento dell’incidenza fiscale, salita dal 28,2% al 35,4%, a causa del contributo straordinario sugli utili delle grandi imprese introdotto in Francia.

Le prospettive e la guidance

Dopo la pubblicazione dei risultati relativi ai primi nove mesi dell’anno, Cucinelli ha confermato la guidance 2025, che prevede un incremento del fatturato di circa il 10%, percentuale attesa anche per il 2026.

Hermès non ha fornito indicazioni numeriche per l’intero esercizio, ma si attende un quarto trimestre migliore del precedente e conferma l’obiettivo di una crescita costante dei ricavi a cambi costanti nel medio periodo.

Investimenti e obiettivi strategici

Entrambi i gruppi stanno portando avanti piani di investimento ambiziosi.

Nel primo semestre 2025, Cucinelli ha effettuato investimenti complessivi per 63,5 milioni di euro (contro i 44,8 milioni dello stesso periodo 2024), di cui 32,1 milioni destinati ad aperture e restyling di boutique e 24,4 milioni per produzione e logistica, incluso l’ampliamento dell’impianto di Solomeo.

Hermès, al 30 giugno 2025, aveva invece realizzato investimenti operativi per 316 milioni di euro, di cui 159 milioni dedicati a nuove aperture e restyling e 85 milioni agli impianti produttivi.

La strategia di crescita

La strategia di entrambi i gruppi si allinea alle principali tendenze del settore del lusso, puntando su: l'espansione internazionale nelle location più strategiche, in particolare fuori dall’Europa; l'ampliamento della gamma prodotti, sempre con un forte accento sull’artigianalità e sulla qualità; sulla valorizzazione delle rispettive radici produttive, con un approccio distintivo tra “Made in Italy” per Cucinelli e “Made in France” per Hermès.

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