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Mps- Mediobanca, Caltagirone respinge le accuse, quote acquisite tra 2019 e 2022, “nessuna azione concertata” con Delfin

Secondo il Consiglio di amministrazione le partecipazioni sono state acquisite in diversi anni (2019–2022) e i voti sono stati divergenti nell’86% dei casi su 35 delibere; escluso l’obbligo di OPA oltre il 25%

16 Dicembre 2025

Mps- Mediobanca, Caltagirone respinge le accuse, quote acquisite tra 2019 e 2022, “nessuna azione concertata” con Delfin

Francesco Gaetano Caltagirone, Gruppo Caltagirone

Il Consiglio di amministrazione di Caltagirone S.p.A., si è riunito sotto la presidenza di Francesco Gaetano Caltagirone. Durante la riunione sono stati esaminati nel dettaglio i contenuti decreto di perquisizione e sequestro notificato il 27 novembre nell’ambito dell’inchiesta avviata dalla Procura di Milano.

Al termine dell’analisi, il board ha respinto le contestazioni, chiarendo che "non vi è mai stato alcun coordinamento con Delfin negli acquisti di azioni Mediobanca. Le operazioni - ha sottolineato il Cda - sono avvenute in anni diversi, con tempistiche e dimensioni differenti: Delfin ha superato il 3% nel 2019 e il 10% nel 2020mentre il Gruppo Caltagirone è entrato nel capitale solo nel 2021 con circa il 3%, ha poi acquistato un ulteriore 6,5% nel 2022 (per un totale di circa 9,5%). Il superamento della soglia del 5% del capitale di Mediobanca da parte del gruppo Caltagirone è avvenuto il 27 aprile 2022".

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Anche sugli acquisti di azioni Generali, il Consiglio precisa che le operazioni dei due gruppi si sono sviluppate progressivamente nell’arco di circa 15 anni, escludendo quindi qualsiasi azione concertata.

Quanto all’accusa di un presunto accordo sui voti nelle assemblee di Mediobanca, il board evidenzia che Caltagirone e Delfin hanno votato in modo divergente nella grande maggioranza dei casi. Tra il 2021 e il 2024, su 35 delibere assembleari, 20 sono state approvate all’unanimità; delle restanti 15, in 13 casi (86%) i due azionisti hanno espresso voti diversi e solo in due casi (13%) lo stesso voto.

Il Consiglio smentisce inoltre l’ipotesi di un obbligo di OPA su Mediobanca legato a un presunto superamento concertato della soglia del 25%: 2il Gruppo Caltagirone non ha partecipato all’assemblea del 28 ottobre 2022 e, in ogni caso, l’assemblea successiva si è svolta oltre 16 mesi dopo il presunto superamento della soglia, fuori dai termini previsti dalla legge. Viene anche ricordato che la lista sostenuta da Delfin era una lista di minoranza, incapace di esprimere la maggioranza dei consiglieri di Mediobanca e dunque in grado di prendere il controllo dell'istituto". Inoltre è stato segnalato dal board che "all'epoca l'OPA sarebbe stata comunque lanciata al valore di Euro 11 circa per azione rispetto ai 22 Euro circa effettivamente percepiti dagli azionisti lo scorso settembre" 

Sul collocamento ABB - Accellerated Book Building - del MEF in Monte dei Paschi di Siena, il Consiglio chiarisce che le offerte presentate da Delfin e dal Gruppo Caltagirone erano diverse sia per quantità, sia per prezzo: circa 3,5% a premio superiore al 5% quella del Gruppo Caltagirone, contro circa 2,5% a prezzo di mercato per Delfin. "Eventuali rilanci successivi sarebbero riconducibili alle normali dinamiche d’asta".

In merito al ruolo del Gruppo Caltagirone nel via libera all’OPS su Mps, il Cda precisa infine che i consiglieri hanno lasciato la riunione prima del voto, astenendosi completamente anche dalle successive discussioni e rinunciando a ricevere documentazione sull’operazione.

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Il Consiglio di amministrazione ha ribadito piena fiducia nella magistratura, confermando al contempo la convinzione della correttezza dei comportamenti del presidente della società e auspicando un rapido chiarimento nell’interesse anche della buona governance di Generali.

Per evitare ogni possibile strumentalizzazione, il board ha preso atto della decisione del presidente di rinunciare ai poteri delegati per l’esercizio del voto nelle assemblee di Mps e Generali. D’ora in avanti, le decisioni di voto saranno sottoposte preventivamente al Comitato degli Amministratori Indipendenti, secondo le procedure per le operazioni con parti correlate di maggiore rilevanza, e successivamente deliberate dal Consiglio, con piena autonomia decisionale delle società controllate.

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