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Nastasi (Siae): “Dal Rapporto Siae 2022 emerge la fine della crisi”

Nastasi: “200 milioni di spettatori €3 miliardi di spesa annui. Cinema settore che sconta un ritardo sul 2019.” L’intervista al GdI

12 Ottobre 2023

È un’Italia che ha pienamente ripreso a organizzare eventi e a frequentare cinema, teatri, concerti, mostre, partite di calcio e tutti gli altri spettacoli d’intrattenimento, quella che emerge dal Rapporto SIAE 2022, con numeri che tornano ad avvicinarsi al periodo pre-pandemico, e che in alcuni comparti sono persino più alti.
Spettacolo, Intrattenimento e Sport, oggi presentatoil Rapporto SIAE 2022 giunto alla 87esima edizione, che quest’anno si è avvalso della collaborazione dell’Associazione Economia per la Cultura e dell’AGIS - Associazione Generale Italiana dello Spettacolo.

«L’accordo con AGIS mira a costruire un percorso di collaborazione su larga scala" ha commentato il Presidente della SIAE, Salvatore Nastasi, che ha rilasciato un'intervista al Giornale d'Italia:

“Intanto, dal rapporto emerge la fine della pandemia. la fine del momento di crisi. Abbiamo oltre 200 milioni di spettatori e 3 miliardi di euro di spesa annui.

Siamo tornati al livello pre pandemia, ancora qualche problema sul cinema, ma le forti politiche di sostegno del Ministero della cultura stanno colmando quest’ultimo gap.

Insomma, direi che ci siamo, un  rapporto molto positivo.

Il cinema settore che sconta un ritardo  sul 2019, lo spartiacque pandemico, entro fine anno si ritornerà ai livelli pre 2019, perché i dati già di quest’estate, l’estate 2023, sono molto incoraggianti.

Quindi, entro fine anno il gap verrà completamente recuperato.

È un fenomeno antico, è il fenomeno ovviamente della serialità, il fenomeno delle grandi piattaforme televisive.

La crisi del cinema viene da prima della pandemia, con la pandemia è semplicemente aggravata, e quindi avendola aggravata di più, rispetto ad altri settori, sta scontando un pochino di più.

Ma sono sicuro che entro fine anno avremo dati molto positivi.

Noi vorremmo proporre al Governo, ricordare al Governo, che dalla pandemia in poi quasi 20% di luoghi di cultura, come sale cinema, o sale teatrali, o sale per spettacoli musicali sono state chiuse.

Ci vorrebbe probabilmente un intervento governativo di aiuto anche ai privati, maggiore rispetto a quello che c’è, per cercare di riaprire questi luoghi chiusi.

Oggi con l’Agis lanceremo questa proposta di aggiornare i dati, che ormai sono vecchi di qualche anno, AGIS insieme a Siae, e fare una proposta organica al Ministero della cultura.”

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