07 Ottobre 2021
"La crisi causata dalla pandemia ha evidenziato che né i governi né i blocchi regionali da soli sono in grado di raccogliere le sfide con le quali ci stiamo confrontando". Queste le parole di Carlo Bonomi, Presidente di Confindustria, a Il Giornale d'Italia. "Il prossimo vertice del G20 dimostrerà, infine, che il nostro paese è capace di leadership nei confronti della comunità internazionale nel gestire situazioni complesse senza precedenti. E ha imparato dagli errori del passato.
"Nel presentare le raccomandazioni di policy, le imprese desiderano indicare ai governi del G20 la prospettiva, la conoscenza e le soluzioni nonché la disponibilità alla condivisione degli impegni e delle responsabilità. Così come peraltro facciamo nelle nostre imprese, sul mercato e nella società. Ma esortiamo il G20 ad agire tempestivamente e con azioni concrete. Le sfide globali richiedono risposte condivise e inclusive, tempestive e realistiche".
"Dopo venti mesi di una situazione di terribile emergenza sociale ed economica possiamo guardare al futuro con maggiore ottimismo. Questo è stato reso possibile grazie a una collaborazione rapida ed efficace mai vista prima d’ora, tra l’industria, i centri di ricerca, gli stati e le istituzioni internazionali nell’avviare sperimentazioni cliniche e autorizzazioni mediche.
Tuttavia, buona parte della popolazione mondiale continua a non avere accesso ai vaccini; milioni di vite umane sono ancora a rischio e i programmi di ripresa sono diseguali e frammentati tra le regioni. Nonostante l’impegno profuso fino a ora, è necessario agire ulteriormente affinché le campagne vaccinali nei paesi in via di sviluppo e in quelli meno sviluppati siano in linea con quelle condotte nelle economie avanzate. Ci attendiamo che il G20 raccolga questa sfida e garantisca che ciò avvenga. È assolutamente necessario evitare un’impostazione che privilegi le nazioni riguardo a quella che attualmente è la risorsa più critica.
Auspichiamo che nulla di altrettanto sconvolgente e traumatico si ripeta, tuttavia il mondo non può permettersi il lusso di attendere che la pandemia sia alle nostre spalle per iniziare a formulare programmi per il futuro. Non considerare il punto di svolta che stiamo attraversando significherebbe avventurarci nell’ignoto e correre il rischio di cambiamenti improvvisi e irreversibili. Dobbiamo ideare un nuovo ordine economico globale che faccia della sostenibilità la sua priorità e dobbiamo farlo ora.
Il punto fondamentale sta nel sostenere i centri di governance multilaterali nel tenere il passo con il cambiamento climatico e l’evolversi dei mercati internazionali e delle tecnologie. Due opportunità preziose, tra tante, ci sono offerte alla fine di quest’anno. La relazione delle Nazioni Unite sul cambiamento climatico prevede l’istituzione di “code red for humanity”, mettendoci in guardia che il tempo stringe. E, alla fine di ottobre, l’Italia e il Regno Unito saranno i paesi co-presidenti della COP26, il loro obiettivo sarà di ottenere che tutti i membri dell’Accordo di Parigi assumano impegni solidi e tangibili.
Inoltre, non si può raggiungere una crescita sostenibile nel lungo periodo senza l’applicazione di una regolamentazione efficace che disciplini il commercio globale e gli investimenti. All’inizio di dicembre, la conferenza ministeriale dell’OMC dovrà avviare una radicale riforma per riconquistare la propria legittimità, porre dei limiti al protezionismo ed eliminare le distorsioni sul mercato. Le raccomandazioni del B20 rivolte a entrambi gli eventi di alto livello sono incisive, complete e lungimiranti. Auspico che si dedichi loro la debita attenzione.
La Presidenza italiana del G20 ha affidato a Confindustria il compito di stimolare il mondo imprenditoriale affinché contribuisca al raggiungimento di questi e altri obiettivi prioritari.Nei prossimi decenni saranno necessari enormi investimenti pubblici e privati al fine di garantire una crescita economica inclusiva, un benessere condiviso e una elevata resilienza sistemica. La competitività industriale è - e dovrà rimanere – un volano in questo intraprendere. E deve essere sostenuta con politiche basate sulla coerenza e sull’efficacia.
Questa tornata del B20 si è posta come obiettivo la ricerca di una rinnovata partnership tra pubblico e privato su scala globale nell’interesse delle generazioni future. Spero che ce la faremo, insieme".
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