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Global Renaissance G20, Di Stefano: "Serve utilizzare bene le somme del PNRR e incentivare l'occupazione, soprattutto per donne e giovani"

Il Presidente Giovani Imprenditori Confindustria spiega a Il Giornale d'Italia cosa serve per affrontare la ripartenza nel mercato del lavoro

05 Ottobre 2021

“Serve un mix di interventi soprattutto quando parliamo di una generazione più colpita, lo era già prima della pandemia, ma certamente questa come abbiamo ricordato nella relazione, ha colpito soprattutto donne e giovani che avevano contratti precari. Ripartire vuol dire utilizzare bene le somme del PNRR, - afferma a Il Giornale d'Italia Riccardo Di Stefano, Presidente Giovani Imprenditori Confindustria - incentivare l’occupazione attraverso sgravi fiscali, ma ancora prima agire alla base su un corretto orientamento del mercato del lavoro perché abbiamo un mismatch tra domanda e offerta di lavoro che è davvero inconcepibile. Orientare alle materie STEM quindi a quelle scientifiche e tecnologiche i giovani e tra questi in particolare le giovani donne che soffrono proprio questa mancanza di competenze, di skills, dovuta a un non coretto orientamento, una minore capacità di penetrare nel mercato del lavoro. E poi sempre sul tema femminile dell’inclusione un vero è proprio piano Marshall degli asili nido, perché dobbiamo dare la possibilità, alle giovani madri e alle giovani famiglie, di conciliare lavoro e creazione e crescita della propria famiglia.”

“Il Governo ha una missione principale che si riduce al PNRR, la capacità di esecution, di mettere a terra i progetti del PNRR in maniera efficace, corretta, nei tempi molto stringenti previsti dal piano e soprattutto direi come prima cosa, attraverso l’introduzione delle riforme abilitanti che sono condizione per ottenere i grants dall’Unione Europea e che questo Governo deve andare avanti e realizzare con forza e velocità.”

“Dopo una crisi ci sono naturalmente tanti danni e tante opportunità. Un giovane imprenditore per ripartire dovrebbe secondo me continuare a formarsi, comprendere che l’evoluzione della tecnologia, le sfide della sostenibilità, della digitalizzazione e della ricostruzione sono sfide, sono grandi cambiamenti che vanno approcciati con uno studio corretto e una sana dose di rischio, ma de resto ad un giovane imprenditore chiedo quello che sa fare di natura e cioè credere nel futuro.”

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