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Bayesian, le contraddizioni del capitano Cutfield sull’affondamento: “Portelloni chiusi, barca ribaltata da venti a 120 nodi”, ma bollettino a 64kts - VIDEO

Secondo il capitano James Cutfield, il Bayesian sarebbe affondato per i "venti a 100/120 nodi", ma il bollettino meteo riporta venti di 64kts al momento dell'affondamento

15 Luglio 2025

Alle ore 19:37 del 20 agosto, un giorno dopo il naufragio del Bayesian, il capitano James Cutfield racconta la sua versione dei fatti ai magistrati di termini Imerese. Un racconto pieno di contraddizioni, a partire dal fatto che secondo lui “la barca sarebbe affondata a causa dei venti a 100/120 nodi”, ma in realtà il bollettino meteo ha riportato venti di 64kts al momento dell’affondamento dello yacht Perini Navi.

Avevo chiesto di avvisarmi se il vento fosse aumentato oltre i 20 nodi. Verso le 4:15, Matthew ha bussato alla mia porta e mi ha detto di salire perché alle 4:15 il vento era a 30 nodi”, racconta il comandante. Secondo quanto riferito, a svegliarlo sarebbe stato Matthew Griffith, il marinaio di guardia, quando la situazione era già critica.

Alla domanda della procura: “C'era qualcosa di aperto in barca quando siete andati a dormire?”, Cutfield risponde: “Tutto era chiuso”. E ancora: “Avevate un tender o qualcosa in acqua?”, chiede il PM. “L'ospite non ha chiesto quindi non abbiamo aperto il tender”, replica il capitano, sottolineando quindi che tutti i portelloni erano chiusi al momento del riposo notturno.

La sequenza dei fatti descritta da Cutfield, però, solleva dubbi. “Ho preso pantaloncini corti e maglietta e in 20 secondi ero sul Flybridge. Il motorista Tim era già salito: di solito accendeva il terzo generatore e le pompe. Il vento aumentava molto, sentivo cose che si rompevano, come vetri e roba del genere”. Nonostante il deteriorarsi rapido delle condizioni meteo, il capitano non avrebbe dato ordine di svegliare i passeggeri. “Non volevo svegliare l'ospite (Lynch) alle 4 del mattino, dato che era una situazione normale. C'era già successo: mentre accendevamo il motore mantenevamo la barca in equilibrio, questo è quello che volevamo fare”, ma i motori – secondo quanto emerso – non sarebbero mai stati accesi.

La situazione precipita in pochissimi minuti. “A 60 nodi non è mai successo niente, questa volta erano circa 100-120 nodi. Pensavo che la barca non potesse affondare, perché il ‘mint’ è più alto del fondale, ma forse il vento ha portato la barca in una zona più profonda”. Tuttavia, il bollettino ufficiale parla di venti a 64 nodi, non 120. Una discrepanza non di poco conto.

Alla domanda se l’acqua avesse cominciato a entrare prima o dopo l’inclinazione massima dell’imbarcazione, Cutfield risponde: “Dopo aver raggiunto i 90°”. E sul perché solo alcuni ospiti si siano svegliati: “Alcuni stavano leggendo. In quel momento Charlotte e la bambina si sono svegliate perché sentivano che qualcosa non andava, come Angela Bacares. Angela ha svegliato Mike e gli ha chiesto che ore fossero, ma lui è rimasto nella cabina”.

Naufragio Bayesian, “casseforti aperte, pc, hard disk e memorie esterne già portate via, servizi segreti all’interno del relitto pochi giorni dopo l’affondamento”

Secondo quanto appreso da ambienti vicini alle indagini, il materiale informatico sensibile – tra cui computerhard disk e memorie esterne – appartenente a Mike Lynch sarebbe stato rimosso dalle casseforti prima ancora dell’avvio delle operazioni ufficiali di recupero. Un’operazione silenziosa e rapidissima da parte dell’MI6, con cui Lynch aveva legami grazie alla sua azienda Darktrace. Lynch non era un imprenditore qualsiasi. Dopo la discussa vendita di Autonomy, nel 2011, aveva cofondato Darktrace, azienda di cybersecurity che vedeva nel Cda la presenza di ex ufficiali del MI5, del GCHQ e persino membri dei servizi americani e israeliani.

https://www.ilgiornaleditalia.it/news/cronaca/703309/naufragio-bayesian-casseforti-aperte-pc-hard-disk-e-memorie-esterne-gia-portate-via-servizi-segreti-allinterno-del-relitto-pochi-giorni-dopo-laffondamento-retroscena.html 

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