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Bayesian, la ricostruzione dell’affondamento dello yacht, ospite James Emsilie: “Nessun avviso a voce e nessun allarme scattato” – VIDEO AI

Ayla Ronald, collaboratrice di Lynch, ha riferito che prima di finire in mare ha "visto il comandante con Angela e Angela stava seduta in maniera raccolta abbracciando le gambe. Il comandante diceva di aspettare in quel punto perché la barca non sarebbe affondata ancora”

15 Luglio 2025

È stata diffusa la ricostruzione dell’affondamento del Bayesian, avvenuto a Porticello la notte del 19 agosto 2024. Essa si basa sulle testimonianze agli inquirenti dei 4 ospiti sopravvissuti, Ayla Ronald, Matthew Fletcher, James Emsilie e Charlotte Golunski. In particolare, James Emsilie ha dichiarato che durante l’affondamento dello yacht Perini Navi “nessun allarme è scattato e nessun avviso a voce da parte dell’equipaggio fu stato dato”.

Ayla, collaboratrice di Lynch, la notte del 19 agosto non riusciva a dormire quando la “tempesta” è arrivata. Agli inquirenti ha dichiarato che in quegli istanti “la barca ha incominciato ad inclinarsi, ma sembrava una cosa normale che si verifica quando il mare è agitato”. Lo yacht si inclinerà sempre di più, tant’è che i bicchieri e una bottiglia sul comodino della sua stanza cadono, fino a svegliare il compagno Matthew.

Nella stanza davanti ci sono 2 dipendenti di Lynch, James e Charlotte con la piccola Sophia di 1 anno. James, velista appassionato si sveglia preoccupato e agli inquirenti dichiara: “Mi sono svegliato perché mi sentivo una strana sensazione. È stato come essere stato tirato verso destra sul letto. Essendo esperto di vela, ho capito che qualcosa non andava”. I 3 escono dalla cabina e salgono nel salone superiore, dove incontrano la moglie di Lynch, Angela Bacares, anche lei allarmata. La tempesta si intensifica e i mobili del salone incominciano a cadere per terra.

Ayla e Matthew sono ancora in cabina, ma la donna è abbastanza tranquilla perché, come rivela agli inquirenti, “il comandante aveva detto che la barca poteva reggere tempeste di 60/65 nodi”. La barca si inclina ulteriormente, raggiungendo i 90 gradi, ma i 2 riescono comunque a salire al piano di sopra, dove il salone è pieno d’acqua, grazie ai mobili della tv.

Charlotte e James si perdono di vista in quegli istanti, ma James dichiara di aver visto “il comandante nella plancia sul ponte di comando immerso nell’acqua”, prima di cadere in mare.

Ayla, invece, dichiara di essere con il compagno e Angela Bacares sul ponte superiore e agli inquirenti rivela: “Ho visto il comandante con Angela e Angela stava seduta in maniera raccolta abbracciando le gambe. Il comandante diceva di aspettare in quel punto perché la barca non sarebbe affondata ancora”.

La barca, invece, è compromessa e cala a picco. Chi è riuscito a salvarsi si ritrova in acqua o sulla zattera di salvataggio. James Emsilie, concludendo, racconta che comunque, durante l’affondamento del Bayesian non ha sentito “nessun allarme e neppure avvisi a voce da parte dell’equipaggio rispetto all’invito di abbandonare la nave”.

Naufragio Bayesian, “casseforti aperte, pc, hard disk e memorie esterne già portate via, servizi segreti all’interno del relitto pochi giorni dopo l’affondamento”

Secondo quanto appreso da ambienti vicini alle indagini, il materiale informatico sensibile – tra cui computerhard disk e memorie esterne – appartenente a Mike Lynch sarebbe stato rimosso dalle casseforti prima ancora dell’avvio delle operazioni ufficiali di recupero. Un’operazione silenziosa e rapidissima da parte dell’MI6, con cui Lynch aveva legami grazie alla sua azienda Darktrace. Lynch non era un imprenditore qualsiasi. Dopo la discussa vendita di Autonomy, nel 2011, aveva cofondato Darktrace, azienda di cybersecurity che vedeva nel Cda la presenza di ex ufficiali del MI5, del GCHQ e persino membri dei servizi americani e israeliani.

https://www.ilgiornaleditalia.it/news/cronaca/703309/naufragio-bayesian-casseforti-aperte-pc-hard-disk-e-memorie-esterne-gia-portate-via-servizi-segreti-allinterno-del-relitto-pochi-giorni-dopo-laffondamento-retroscena.html 

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