27 Giugno 2025
Sedie e poltrone ammassate, arredamenti e mobili in stile giapponese un tempo raffinati oggi sommersi dal fango, tappezzerie irriconoscibili. È lo scenario che si è presentato agli occhi dei periti saliti a bordo del Bayesian, lo yacht firmato Perini Navi, riportato a galla dopo 10 mesi sul fondale marino di Porticello, dove era affondato lo scorso 19 agosto.
All'interno dell'imbarcazione, eleganti rifiniture in sicomoro, abete, ebano e pelle — realizzate in un sofisticato stile giapponese — sono oggi irriconoscibili, deturpate dal tempo e dall’acqua salmastra. I tecnici nominati dalla Procura di Termini Imerese sono saliti a bordo ieri, giovedì 26 giugno, per una prima e veloce ispezione. Il loro compito: ricostruire con esattezza cosa sia accaduto quella notte, quando il Bayesian scomparve nel buio del mare durante una violenta tempesta.
Sorprende che lo scafo esterno non presenti falle visibili. Un dettaglio che alimenta i dubbi su cosa abbia davvero provocato l’ingresso dell’acqua a bordo, fino a sommergere completamente lo yacht e farlo sprofondare a 50 metri di profondità. I lavori per il recupero sono durati mesi e ora inizia la fase dell’analisi tecnica, indispensabile per fare luce su eventuali responsabilità o anomalie strutturali.
Sul Bayesian sarebbero presenti anche gioielli, orologi, monili di valore e quadri, ma pc, hard disk e memorie esterne di Lynch non sarebbero stati individuati, insieme alle 3 casseforti.
Secondo quanto appreso da ambienti vicini alle indagini, il materiale informatico sensibile – tra cui computer, hard disk e memorie esterne – appartenente a Mike Lynch sarebbe stato rimosso dalle casseforti prima ancora dell’avvio delle operazioni ufficiali di recupero. Un’operazione silenziosa e rapidissima da parte dell’MI6, con cui Lynch aveva legami grazie alla sua azienda Darktrace. Lynch non era un imprenditore qualsiasi. Dopo la discussa vendita di Autonomy, nel 2011, aveva cofondato Darktrace, azienda di cybersecurity che vedeva nel Cda la presenza di ex ufficiali del MI5, del GCHQ e persino membri dei servizi americani e israeliani.
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