18 Agosto 2023
Non si è fatta attendere la replica del Generale di Divisione dell'Esercito Italiano Roberto Vannacci, destituito dal comando dell'istituto geografico militare, a seguito della bufera scoppiata dopo la pubblicazione del suo libro "Il mondo al contrario".
Vannacci, in una lunga intervista mandata in onda su Rete 4, ha spiegato che molto di quello che ha scritto nel suo libro è stato travisato: "E' scritto con tono provocatorio - ha detto - mi aspettavo avesse dato da discutere, ma non un polverone simile, riguardo le decisioni prese da un punto di vista del mio servizio, non replicherò perché sono decisioni gerarchiche a cui risponderò nelle sedi opportune secondo i tempi comunicati dalla mia catena di comando".
Incalzato poi dalla giornalista, ha spiegato punto per punto i concetti che intendeva esprimere e che sono stati decontestualizzati: "L'obiettivo era quello di scrivere un libro con opinioni personali, senza attuare una denuncia, ma proponendo dei temi su cui riflettere, ossia quelli del buon senso e della normalità, cioè quello che pensa la maggior parte della popolazione. 'Normalità' non ha un'accezione positiva o negativa, ma è considerata una condizione consuetudinaria".
E a proposito della frase "gli omosessuali non sono normali", Vannacci spiega che intendeva dire che "rifuggono la normalità, proprio perché si tratta di una porzione di popolazione minoritaria" ma non in modo offensivo, ma puramente statistico.
"Io stesso ho spesso rifuggito la normalità, non per questo mi sento inferiore. Non la considero un'offesa. Ho amici omosessuali che non mi hanno detto nulla, ma li conosco e sono persone intelligenti".
Poi la giornalista fa riferimento al passaggio sulla pallavolista azzurra Paola Egonu che Vannacci ha definito "non somaticamente italiana", sul punto il generale ha risposto "leggendo la biografia della bravissima sportiva, viene specificato che è nata in Italia da genitori nigeriani, mentre per altre sue colleghe nate da genitori italiani non viene specificato. Dire che non sia somaticamente italiana è una constatazione, vedendola non salta subito all'occhio sia italiana, perché la popolazione italiana ha la pelle bianca, dire questo non è razzismo".
Il generale critica poi il "pensiero unico": "si possono criticare carabinieri, professori, ma se si criticano gli omosessuali succede un putiferio: questo conferma il tenore del mio libro".
Quanto all'istigazione alla violenza e all'odio, Vannacci precisa che provare odio, inteso come sentimento, è lecito, ma non per questo significa istigare alla violenza: "Posso permettermi di odiare stupratori e pedofili? Si, è lecito, ma non per questo promuovo un linciaggio fisico di queste persone".
Alla fine, quando la giornalista gli chiede se farà un passo indietro, Vannacci risponde che non si sente di far nessun passo indietro "Rivendico tutto quanto ho scritto".
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