17 Agosto 2023
"Il mondo al contrario" è un libro dal generale Roberto Vannacci, 55 anni, già a capo dei paracadutisti della Folgore e oggi alla guida dell’Istituto geografico militare. Un libro "controtendente" nel quale si trovano frasi "decontestualizzate" come ha ripetuto in risposta alle polemiche. "Cari omosessuali, normali non lo siete, fatevene una ragione!", è una delle tante.
Il saggio di Vannacci è una denuncia ai tempi che corrono. Il libro si presenta con il titolo scritto al contrario. "Quest’opera rappresenta una forma di libera manifestazione del pensiero ed espressione delle personali opinioni dell’autore e non interpreta posizioni istituzionali o attribuibili ad altre organizzazioni statali e governative". Per il generale viviamo in una dittatura delle minoranze gay, clandestini, animalisti, marxisti, radical chic ed a subirne la angherie sono i "normali".
Vannacci denuncia "le discutibili regole di inclusione e tolleranza imposte dalle minoranze": con "il lavaggio del cervello di chi vorrebbe favorire l’eliminazione di ogni differenza compresa quella tra etnie, per non chiamarle razze". Tutti vogliono i diritti ma di "patria, sacrificio, gavetta, merito" non se ne parla.
"Ritengo che nelle mie vene scorra una goccia del sangue di Enea, Romolo, Giulio Cesare (…) Mazzini e Garibaldi", spiega Vannacci. Non come i vucumprà che "vendono ciarpame", e nemmeno come "Paola Egonu, italiana di cittadinanza, ma è evidente che i suoi tratti somatici non rappresentano l’italianità".
Il generale riserva qualche passaggio anche sul clima. "I cambiamenti climatici ci sono sempre stati", e "gli altri Paesi inquinano più di noi". "È la povertà e il sottosviluppo a produrre più di ogni altro l’inquinamento". Ricorda la scena di Giorgia Vasaperna davanti al ministro Pichetto Fratin: alla "volubile ragazza dai lunghi capelli mori", la "meteoropatica ambientalista" che “frignava", alla "tenera figliuola che sembra uscita dalla saga della famiglia Adams dispenserei uno spassionato consiglio per utilizzare meglio le scariche di andrenalina indotte da questa sua paura per i cambiamenti climatici", non viene specificato quale anche se si può capire.
Il passaggio sui migranti: "Loro dovrebbero ringraziare immensamente per la compassione e la generosità", invece di passare il tempo a compiere crimini o stupri.
Capitolo legittima difesa. "Perché non dovrei essere autorizzato a sparargli, a trafiggerlo con un qualsiasi oggetto mi passi tra le mani? Se pianto la matita che ho nel taschino nella giugulare del ceffo che mi aggredisce, ammazzandolo, perché dovrei rischiare di essere condannato?".
Vannacci riflette anche sulle coppie gay: "Se non è nella natura dell’uomo essere cannibale", perché dovrebbe esserlo per il diritto alla genitorialità delle coppie arcobaleno?. Tira in ballo la lobby gay internazionale che ha proibito "termini che fino a pochi anni fa erano nei nostri dizionari: pederasta, invertito, frocio, ricchione, buliccio, femminiello, bardassa, caghineri, cupio, buggerone, checca, omofilo, uranista, culattone che sono ormai termini da tribunale".
Il ministro della Difesa Guido Crosetto è intervenuto su Twitter per cercare di placare la polemica: "Non utilizzate le farneticazioni personali di un Generale in servizio per polemizzare con la Difesa e le Forze Armate. Il Gen. Vannacci ha espresso opinioni che screditano l’Esercito, la Difesa e la Costituzione. Per questo sarà avviato dalla Difesa l’esame disciplinare previsto".
L'Esercito spiega di voler presto prendere provvedimenti: "La Forza Armata prende le distanze dalle considerazioni del tutto personali (come precisato nel testo) espresse dall'Ufficiale".
Vannacci: "Le critiche non mi disturbano affatto e al ministro Crosetto non replico, mi attengo a quelle che sono le sue disposizioni".
"Ciò che mi procura disagio – prosegue - è la strumentalizzazione: sono state estratte frasi dal contesto e su queste sono state costruite storie che dal libro non emergono. Sono amareggiato dalla decontestualizzazione e dal processo a delle opinioni".
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