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Carrefour valuta l’uscita dall’Italia, affidato a Rothschild il mandato per vendere la rete da 1.200 negozi e 18.000 dipendenti

Negli ultimi anni Carrefour ha accumulato pesanti perdite in Italia: tra il 2019 e il 2023 il rosso è stato di €874 mln; nel 2023 i ricavi sono calati del 4,8%, da 3,9 a 3,7 miliardi: l’Italia è così scesa al quinto posto tra i mercati del gruppo, superata anche dall’Argentina, in forte crescita

21 Luglio 2025

Carrefour valuta l’uscita dall’Italia, affidato a Rothschild il mandato per vendere la rete da 1.200 negozi e 18.000 dipendenti

Nel 2024, l’Italia è diventata il quinto mercato per ricavi di Carrefour, ma il gruppo francese l’ha inserita tra le aree non strategiche. Questa decisione ha portato all’avvio di un’analisi sulle future strategie del gruppo nel Paese, compresa la possibilità di una uscita definitiva dal mercato italiano.

Rothschild incaricata di cercare acquirenti

Per gestire il processo, Carrefour ha affidato un mandato alla banca d’affari Rothschild, con l’obiettivo di individuare potenziali acquirenti per la sua rete italiana. Quest’ultima comprende circa 1.200 punti vendita, di cui 980 in franchising, e coinvolge 18.000 dipendenti fra diretti e indiretti. Secondo fonti di mercato, ci sarebbero già manifestazioni di interesse da parte di operatori sia italiani che internazionali.

Le due opzioni sul tavolo: vendita in blocco o a pezzi

L’ipotesi preferita da Carrefour sarebbe la vendita in blocco dell’intera rete a un unico operatore. Tra i nomi che circolano con maggiore insistenza c’è quello di Mercadona, colosso spagnolo non ancora presente in Italia. Tuttavia, le dimensioni dell’operazione rendono questa soluzione complessa.
Per questo motivo, il gruppo sta valutando anche una vendita “a pezzi”, suddividendo gli asset per tipologia di punto vendita (prossimità, supermercati, ipermercati) o per area geografica. Questa formula potrebbe attrarre più acquirenti, ognuno interessato a porzioni specifiche della rete. Tra i potenziali compratori si citano Esselunga, Conad, Végé, Selex, oltre a gruppi stranieri come Lidl e Aldi.

Gravi difficoltà economiche in Italia

Negli ultimi anni, Carrefour ha affrontato forti perdite nel mercato italiano. Secondo Mediobanca, tra il 2019 e il 2023 il gruppo ha registrato un rosso di 874 milioni di euro. Nel 2023 i ricavi sono scesi del 4,8%, passando da 3,9 a 3,7 miliardi di euro. Così, l’Italia è scivolata al quinto posto tra i mercati chiave del gruppo, superata da Francia, Brasile, Spagna e Belgio, e seguita da poco dall’Argentina, dove invece le vendite sono aumentate del 60%.

Riorganizzazione e tagli alla sede di Milano

Parallelamente, Carrefour ha avviato una riorganizzazione interna che coinvolge in particolare la sede centrale di Milano, dove sono previsti 175 esuberi. Il gruppo ha giustificato questa decisione come parte di un piano per migliorare la sostenibilità finanziaria e commerciale. Il CEO Alexandre Bompard, infatti, sta lavorando da tempo su un piano per rilanciare il valore del gruppo, che oggi capitalizza circa 9 miliardi di euro alla Borsa di Parigi.

Un mercato difficile e ipercompetitivo

Il mercato italiano della grande distribuzione organizzata (GDO) si caratterizza per un’elevata frammentazione e concorrenza. I margini delle aziende sono messi sotto pressione da fattori come l’aumento dei costi energetici e logistici, l’inflazione, la crescita dei tassi di interesse e il calo del potere d’acquisto dei consumatori. Questo contesto rende ancora più complesso il mantenimento di una posizione sostenibile per operatori come Carrefour.

Prospettive future e impatti sul settore

Il processo di valutazione è ancora in corso, ma le manifestazioni di interesse ricevute indicano che una cessione parziale o totale della rete italiana è concreta. L’eventuale uscita di Carrefour dal Paese potrebbe avere un impatto rilevante sull’equilibrio del mercato della GDO, aprendo spazi per altri operatori e modificando gli assetti attuali. Al tempo stesso, rimane da valutare l’effetto occupazionale e la capacità di gestione del passaggio da parte dei nuovi acquirenti.

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