30 Luglio 2024
Industrie De Nora ha concluso il primo semestre del 2024 con ricavi pari a euro 400,3 milioni rispetto a euro 420,4 milioni nel primo semestre 2023; il dato risente per euro 10,3 milioni dell’andamento negativo della valuta giapponese e, al netto di tale effetto, sarebbe risultato pari a euro 410,7.
L’EBITDA adj. del primo semestre 2024 è pari a euro 75,3 milioni rispetto a euro 84,4 milioni nel primo semestre 2023. L’evoluzione rispetto al 2023 riflette l’effetto combinato delle dinamiche relative alle diverse unità di business e principalmente: l’incremento del business Water Technologies, grazie alla crescita della linea Pools, la flessione del business Energy Transition legata ai costi per lo sviluppo della Gigafactory italiana ed al rampup della capacità produttiva, ed infine il mix dei ricavi nel business Electrode Technologies.
Il CdA di Industrie De Nora ha infatti approvato la Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno 2024 sotto la Presidenza di Federico De Nora.
Paolo Dellachà, Amministratore Delegato di Industrie De Nora, ha commentato:
“Chiudiamo il primo semestre 2024 annunciando risultati economico-finanziari che segnano un trend di ripresa rispetto ai primi mesi dell’anno. In particolare, il secondo trimestre dell’esercizio si è chiuso positivamente, i ricavi, come ci aspettavamo, hanno registrato un deciso recupero crescendo del 6.1% a cambi costanti. Tale risultato rispecchia lo sviluppo positivo di tutte le nostre business unit. Si evidenza il rafforzamento del business Electrode Technologies e la performance positiva del business Water Technologies, trainata da un deciso recupero della linea Pools, in crescita nel secondo trimestre del 33% su base annua. Per quanto concerne l’Energy Transition, la produzione del primo semestre dell’anno ha raggiunto circa 600 MW di tecnologie per la generazione di idrogeno verde, in crescita del 18% rispetto al primo semestre 2023, trainando l’espansione dei ricavi con una marginalità positiva. Dal 2022, anno che segna l’inizio delle nostre attività in ambito idrogeno verde, ad oggi, De Nora ha realizzato e venduto circa 1.9 GW di tecnologie.”
“De Nora sta operando all’interno di uno scenario caratterizzato da instabilità di mercato legata soprattutto a fattori esogeni, quali l’andamento delle elezioni statunitensi e i ritardi nell’identificazione e implementazione delle normative per il mercato dell’idrogeno verde, che sebbene stiano progredendo, non sono ancora sufficienti ad accelerare lo sviluppo dell’industria, continuando a causare rallentamenti nell’evoluzione dei progetti e delle relative decisioni finali di investimento da parte dei principali clienti. In questo contesto, De Nora sta revisionando gli obiettivi del Piano 2024 - 2026 per il segmento Energy Transition. De Nora ha raggiunto una posizione unica di leadership e dispone delle tecnologie e degli assets distintivi per svolgere un ruolo chiave nell’industria dell’idrogeno verde, che proietta significative crescite nel medio periodo, nonostante i citati rallentamenti nel breve. A livello consolidato ci aspettiamo una evoluzione positiva del business, grazie anche alla solidità e profittabilità dai segmenti storici De Nora, espressa da Electrode e Water Technologies, che rappresentano ad oggi oltre l’85% del fatturato, ed al consistente backlog del segmento Energy Transition che, ad oggi, supporta, per il 2025, ricavi almeno pari al 2024.”
“Proseguono i lavori per la costruzione della Gigafactory, candidata ad essere il maggior polo produttivo di idrogeno verde sul territorio nazionale e tra i primi in Europa. Ad essa si aggiunge il progetto “HyTecHeat” – per la produzione di acciaio a basse emissioni di C02 – e il progetto Crete-Aegean Hydrogen Valley (CRAVE-H2) - per la creazione di un hub dedicato alla produzione di idrogeno sull’isola di Creta.
Guardando avanti, rimaniamo fermamente impegnati a investire in ricerca e sviluppo per mantenere la nostra posizione di leader nel settore delle tecnologie sostenibili. Siamo convinti che il futuro dell'industria elettrochimica risieda nell'innovazione e nella sostenibilità, e siamo determinati a guidare questo cambiamento positivo”.
L’EBIT è pari a euro 60,4 milioni, rispetto a euro 67,4 milioni nel primo semestre 2023, la variazione è sostanzialmente attribuibile alla descritta evoluzione dell’EBITDA.
Il backlog ammonta a euro 630,1 milioni in crescita dell’3% rispetto a euro 612,1 milioni al 31 dicembre 2023, grazie allo sviluppo nei business Water Technologies ed Energy Transition.
Con riferimento al business Energy Transition, il backlog al 30 giugno 2024 si attesta a euro 161,2 milioni in crescita rispetto ai 125,0 milioni di euro riportati a dicembre 2023, in seguito ai nuovi ordini relativi alla fornitura di oltre 700 MW equivalenti di celle elettrolitiche, per uno dei maggiori progetti di produzione di idrogeno verde in Europa, in costruzione in Svezia, ricevuti nel mese di febbraio.
Anche il business Water Technologies registra un incremento del backlog rispetto a dicembre 2023 pari circa al 12%. Tale aumento è attribuibile all’espansione dei nuovi ordini sia della linea Water Technologies Systems (WTS) sia della linea Pools, per un totale di circa euro 160 milioni, i quali più che compensano lo sviluppo dei ricavi di periodo.
Con riferimento all’evoluzione del business nella seconda parte dell’esercizio, considerato l’andamento dei mercati di riferimento, l’evoluzione del backlog ed i risultati conseguiti nel primo semestre, si attende un continuo progressivo recupero dei ricavi nelle diverse business unit del Gruppo, che si renderà particolarmente visibile nell’ultimo trimestre, in grado di portare l’intero esercizio 2024 ad una crescita low single digit dei ricavi rispetto all’esercizio 2023.
Con riferimento al business Energy Transition, considerata la programmazione produttiva delle commesse in portafoglio, per l’esercizio 2024 si attende uno sviluppo del fatturato in leggero aumento (low single digit3). Tale evoluzione incorpora, altresì, l’avvio del progetto da 700 MW per la produzione di idrogeno verde in Svezia, atteso nell’ultima parte dell’esercizio.
Con riferimento alla profittabilità a livello di Gruppo, considerate le dinamiche dei diversi segmenti di business nel primo semestre dell’esercizio ed inclusi gli effetti relativi al progetto delle Gigafactory in Italia, si attende per l’intero 2024 un EBITDA margin adjusted pari circa al 17%.
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