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IRTOP consulting, presentata XI edizione Osservatorio ECM: 208 società quotate per una capitalizzazione di €8,3 mld

Crescita media dei ricavi 2023 a +22%; Outlook EGM per il 2024: 211 società quotate per una capitalizzazione di 9,6 mld di euro

23 Luglio 2024

Anna Lambiase

fonte: Imagoeconomica

IRTOP Consulting, ha presentato l’XI edizione dell’Osservatorio ECM Euronext Growth Milan, il centro di analisi e ricerca finanziaria curato dall'Ufficio Studi interno.

208 società quotate per una capitalizzazione di €8,3 mld, una crescita media dei ricavi 2023 pari a +22%, oltre 34.000 dipendenti (+11% YoY). 

L'Outlook Egm per il 2024 è invece quello di 211 società quotate per una capitalizzazione di 9,6 miliardi di euro. 

Le parole di Anna Lambiase, CEO IRTOP Consulting 

Anna Lambiase, CEO di IRTOP Consulting e Direttore Scientifico dell’Osservatorio ECM:Le analisi del nostro Osservatorio ECM mostrano uno spaccato di economia italiana costituito da PMI che crescono nel 2023, nonostante lo scenario sfidante che molti settori hanno dovuto affrontare: le 206 società quotate generano un giro d’affari complessivo pari a 10,0 miliardi di euro, in crescita del +5% rispetto al 2022. Si tratta di PMI che occupano 34.189 dipendenti, un numero in incremento del +11% rispetto al 2022. Una generazione di valore che in molti casi è stata distribuita sotto forma di dividendo: 54 società, pari al 26% del totale, distribuiscono un dividendo medio unitario di 0,22 euro per complessivi 135,1 milioni di euro, con un dividend yield medio del 3,3%. Sono numeri che confermano la capacità del mercato azionario di agire come leva per potenziare la competitività delle imprese. Le performance in termini di fondamentali non si riflettono sul corso dei titoli, penalizzati dalla ridotta liquidità, delineando uno scenario in cui nuovi investitori possono cogliere importanti opportunità di investimento individuando titoli virtuosi oggi altamente sottovalutati. Il 2024 porta con sé sia la proroga del Bonus IPO con uno stanziamento di 6 milioni di euro, sia l’approvazione della Legge 5 marzo 2024, n. 21, il cosiddetto “DDL Capitali”. Tra le principali novità che hanno interessato il mercato EGM il recente ok della Commissione Senato all’emendamento sul Fondo dei Fondi con CDP, azionista di riferimento di Euronext e promotore di misure sistemiche a favore dell’economia reale del nostro Paese e l’innalzamento del moltiplicatore del voto plurimo da 3x a 10x. Anche alla luce delle evidenze dell’Osservatorio ECM, riteniamo che questa misura possa permettere alle PMI di crescere aumentando il flottante e mantenendo contestualmente il controllo dell’azienda: le società che hanno adottato il voto plurimo sono il 14%, in prevalenza il moltiplicatore scelto è pari a 3x. La percentuale dei diritti di voto con voto plurimo sul totale dei diritti di voto si attesta in media al 70,9% e il flottante medio è superiore alla media del mercato sia in IPO (31,5% rispetto al 26,0%), sia al 31 maggio 2024 (40,4% rispetto al 33,2%). La novità di questa edizione è rappresentata dall’analisi delle IPO di società in fase di startup avvenute dal 2009 ad oggi, che rappresentano il 12%. Per il 2024 IRTOP Consulting stima un numero target di società quotate pari a 211 e una capitalizzazione che raggiunge i 9,6 miliardi di euro. I settori relativi ai nuovi collocamenti saranno rappresentati da HealthTech, Fashion/Luxury, AI e Industrial con una raccolta nel 2024 di circa 160 milioni di euro. A livello normativo alcune importanti nostre proposte finalizzate a stimolare la ripresa della raccolta sui PIR Ordinari e ad arginare l’impatto sui mercati azionari generato dal fenomeno dei riscatti: la possibilità di investire l’ammontare massimo previsto in un’unica soluzione (una conferma interpretativa richiesta in sede di question time); l’introduzione della possibilità di sottoscrivere più PIR ordinari, permettendo al risparmiatore di diversificare i propri investimenti in termini di asset class e avvicinarsi maggiormente ai limiti massimi previsti nella norma senza un’eccessiva concentrazione di rischio; l’introduzione di un incentivo sotto forma di deducibilità dall’imponibile fiscale di una % della somma mantenuta nel PIR dopo i 5 anni; l’introduzione di un incentivo sotto forma di credito d’imposta sulle minusvalenze. È necessario che il credito di imposta sui costi di IPO diventi una misura strutturale: sulla base delle IPO del periodo 2018-2023, che hanno visto una media di n. 28 PMI annue, stimiamo una nuova misura complessiva non inferiore a 14 milioni di euro.”

Statistiche del mercato Euronext Growth Milan

Euronext Growth Milan è il mercato di Borsa Italiana dedicato alle PMI ad alto potenziale di crescita e consente un accesso ai mercati azionari con un processo di quotazione semplificato. Si conferma il principale canale di raccolta di capitali per la crescita delle PMI: dal 2009 ad oggi ha accolto 314 società che hanno raccolto in IPO 6,0 miliardi di euro, segno di una evoluzione culturale a favore dell’Equity che sta interessando tutti i settori.


Il 2024 ha registrato, al 19 luglio, 10 IPO per una raccolta (comprensiva di greenshoe ove esercitata), di 90,9 milioni di euro. In particolare, sono approdate sul mercato EGM: Bertolotti, Distribuzione Elettrica Adriatica, Egomnia, Espe, Kruso Capital, Litix, Mare Engineering Group, Next Geosolutions Europe, Palingeo, Soges Group.


EGM ha contribuito alla crescita del mercato regolamentato con 28 società che hanno perfezionato il translisting su EXM/STAR. La capitalizzazione complessiva al translisting era pari a 7,3 miliardi di euro, per una media di 261 milioni di euro, mentre al 19 luglio 2024 le 25 società ancora quotate sul mercato principale capitalizzano complessivamente 15,1 miliardi di euro registrando una performance media dal translisting pari a +103%. EGM ha altresì registrato 30 Offerte Pubbliche di Acquisto (OPA), 42 delisting e 6 fusioni.


Al 19 luglio 2024 le società quotate su Euronext Growth Milan sono 208 per una capitalizzazione complessiva pari a 8,3 miliardi di euro. Il mercato ha registrato un notevole sviluppo a partire dal 2016, grazie all’effetto combinato dei Piani Individuali di Risparmio (PIR) e del credito di imposta sui costi di IPO (CDI): +170% in termini di società quotate rispetto al 2016, +187% in termini di capitalizzazione rispetto al 2016.

Operazione di IPO 2017-2024 e performance del mercato

Nel 2017-2024 l’operazione di IPO presenta i seguenti dati medi (al netto delle SPAC e di Technoprobe), calcolati su un totale di 195 società: capitalizzazione pari a 34,0 milioni di euro, flottante pari al 25,1%, raccolta pari a 8,4 milioni di euro, con un peso della raccolta in aumento di capitale pari al 93%.

Il FTSE Italia Growth ha registrato nel periodo gennaio-maggio 2024 una performance pari a -1% (+4% per il FTSE Italia Small Cap). Analizzando la performance settoriale, nei primi 4 mesi del 2024 solo 6 settori su 18 hanno registrato performance positive; le migliori sono Transportation (+39%), Industrial Services (+25%) ed Electronic Technology (+11%).
Analizzando la performance settoriale da IPO, emerge che hanno performato maggiormente i settori Electronic Technology (+69%), Industrial Services (+63%) e Consumer Durables (+62%).

Liquidità e coverage

Nel periodo gennaio – maggio 2024 il Controvalore Medio Giornaliero scambiato si attesta a 65 migliaia di euro (in crescita rispetto al dato medio del 2023, pari a 47 migliaia di euro), mentre i Giorni con Scambi sono pari al 74% (dato superiore alla media del 2023, pari al 67%). Nello stesso periodo il Controvalore Totale è pari a 1.067 milioni di euro (superiore rispetto al dato 2023 dello stesso quadrimestre, pari a 935 milioni di euro).


Analizzando la distribuzione delle società per numero di equity research emerge che il 52% ha una sola copertura.
Analizzando la distribuzione delle società per classi di flottante emerge che solo il 47% del mercato ha un flottante superiore al 30%.
La distribuzione delle società per Controvalore Medio Giornaliero da IPO mostra che il 60% del mercato scambia in media un valore pari o inferiore a 50 migliaia di euro, mentre il 25% scambia un valore compreso tra 50 e 100 migliaia di euro.


Le prime 4 società EGM per Controvalore Medio Giornaliero da IPO sono: 2 IPO del 2024 (Mare Engineering Group, che registra un CMG pari a 917 migliaia di euro e Next Geosolutions Europe, con un CMG pari a 876 migliaia di euro), seguite da Innovatec (con un CMG pari a 470 migliaia di euro) e Sciuker Frames (459 migliaia di euro).

Risultati economici- finanziari 2023

Sulla base dei bilanci 2023, le 206 società quotate al 31 maggio 2024 generano un giro d’affari complessivo pari a 10,0 miliardi di euro, +5% rispetto al giro d’affari complessivo generato nel 2022 dalle stesse società (9,5 miliardi di euro). Le società hanno registrato in media una crescita dei ricavi pari a +22%.


Il peso di EGM sull’economia nazionale cresce leggermente rispetto all’anno scorso: secondo l’edizione 2023 dell’Osservatorio ECM, le 196 società quotate al 31 maggio 2023 generavano un giro d’affari complessivo 2022 pari a 9,7 miliardi di euro.


Il 68% del mercato è composto da aziende con ricavi inferiori a 50 milioni di euro. La società quotata su EGM presenta nel 2023 i seguenti dati medi: Ricavi 51,7 miliardi di euro, EBITDA 9,0 milioni di euro, EBITDA margin 17%, PFN (cassa) 9,1 milioni di euro.

Dividendi

Nel 2024 si registra un incremento in termini di dividendo complessivo e dividend yield: 54 società (26% del totale) distribuiscono un dividendo medio unitario di 0,22 euro per complessivi 135,1 milioni di euro, con un dividend yield medio del 3,3%. Il settore Producer Manufacturing, con una remunerazione totale pari a 34,8 milioni di euro, è al primo posto sia per importo distribuito sia per numero di società che distribuiscono (12), seguito dal settore Technology Services con 5 società che distribuiscono dividendi per complessivi 21,7 milioni di euro.

Impatto occupazionale

Sulla base dei bilanci 2023, le 206 società quotate al 31 maggio 2024 occupano complessivamente 34.189 dipendenti, +11% rispetto ai 30.692 dipendenti occupati dalle stesse società nel 2022. La crescita media è pari a +15%. I settori che occupano il maggior numero di risorse sono: Industrial Services (379), Producer Manufacturing (251), Consumer Durables (248). Il peso di EGM sull’economia nazionale continua a crescere nel corso degli anni: secondo l’edizione 2023 dell’Osservatorio ECM, le 196 società quotate al 31 maggio 2023 occupavano complessivamente 33.486 dipendenti.

PMI innovative

Le PMI Innovative quotate su EGM sono 67 (33% del totale) per una capitalizzazione complessiva pari a 2,1 miliardi di euro (25% del totale) e un giro d’affari complessivo pari a 1,5 miliardi di euro (16%). Presentano i seguenti dati medi: Capitalizzazione al 31/05/2024 pari a 31,2 milioni di euro, Performance da IPO al 31/05/2024 pari a +8%, Ricavi 2023 pari a 23,5 milioni di euro. Tra i settori maggiormente rappresentati: Technology Services (36%), Commercial Services (19%), Electronic Technology, Health Technology e Producer Manufacturing (tutti al 7%).

Voto plurimo

Come previsto dall’art. 2351, c. 4 del codice civile, lo statuto può prevedere la creazione di azioni con diritto di voto plurimo. Ciascuna azione a voto plurimo può avere fino a un massimo di 10 voti, come modificato dalla legge 5 marzo 2024, n. 21 (“DDL Capitali”). Al 31 maggio 2024, le società che hanno adottato il voto plurimo sono 29, pari al 14% del totale. In prevalenza il moltiplicatore scelto è pari a 3x (12%). Si registra il primo caso di moltiplicatore pari a 10, adottato da Next Geosolutions Europe, quotatasi il 22 maggio 2024. Relativamente alla tempistica, in 24 casi su 29 (83%) è stato adottato in fase di IPO. La % dei diritti di voto con voto plurimo sul totale dei diritti di voto si attesta in media al 70,9%. Il flottante medio delle società che hanno adottato il voto plurimo è superiore alla media del mercato sia in IPO (31,5% rispetto al 26,0%), sia al 31 maggio 2024 (40,4% rispetto al 33,2%).

IPO di startup su EGM

A differenza dei requisiti stabiliti per il listino principale, EGM non prevede criteri minimi di accesso in termini di capitalizzazione, dimensioni societarie, struttura di governo societario e numero minimo di anni di esistenza della società. Questo elemento, unitamente all’introduzione, nel 2020, del Segmento Professionale, ha permesso a molte società di
quotarsi in fase di startup. L’Osservatorio ECM ha analizzato le società che si sono quotate entro il quinto anno dalla data di costituzione, così come riportata nel Documento di Ammissione, individuando un totale di 72 società (23% del totale). Escludendo le società costituite a seguito di fusione, scissione societaria, cessione di azienda o di ramo di azienda, sono state individuate 39 startup, pari al 12% del totale. Il 59% delle startup si è quotato entro il terzo anno dalla costituzione.

Società AI su EGM


Sul mercato EGM si registrano 26 società AI (13% del mercato), di cui 6 con «AI come core business» (26% delle AI) e 20 con «AI come value proposition» (74% delle AI). In termini di classificazione delle soluzioni adottate, la più ricorrente è la Generative AI (per il 19% delle società), seguita da Data Exploration & Prediction Systems – Decision Support & Optimization Systems (24%) e da Text Analysis Classification & Conversation Systems (18%). Emerge l’importanza del capitale umano con il 56,3% delle aziende che hanno oltre 4 PhD in materie STEM.
Dal 2023 l’«AI Index by IRTOP Consulting» sovraperforma l’indice FTSE Italia Growth, (rispettivamente +4,52% vs -11,13%).


Le società Al sono mediamente più liquide: il controvalore medio giornaliero scambiato nel 2023 era pari a 64 migliaia di euro (47 migliaia di euro per l’EGM) e nei primi 4 mesi 2024 è pari a 107 migliaia di euro (55 migliaia di euro per l’EGM).
Le 26 società AI nel 2023 hanno incrementato il giro d’affari complessivo (988 milioni di euro, +9% vs 2022) e il numero complessivo di dipendenti (7.229, +7,7% vs 2022).

SPAC e business combination

Euronext Growth Milan si è dimostrato particolarmente adatto a ospitare strumenti di finanza innovativa come le SPAC (Special Purpose Acquisition Company), veicoli di investimento che, attraverso la quotazione, raccolgono capitali con l’obiettivo di acquisire e successivamente fondersi con una società non quotata (target): a seguito dell’approvazione della Business Combination la società target accede alle negoziazioni. 26 SPAC hanno raccolto capitali su EGM (complessivamente 3.045 milioni di euro) e 19 hanno portato a termine la Business Combination. La raccolta media delle SPAC è stata pari a 122 milioni di euro.

Investitori istituzionali

Nell’azionariato delle 206 società quotate su EGM al 31 maggio 2024 sono presenti 119 Investitori Istituzionali, di cui 30 italiani (pari al 25%) e 89 esteri (75%). La Francia è il primo investitore estero per numero di case di investimento con 22 investitori istituzionali (19%), seguita da Svizzera, Germania e UK, ciascuno con 13 case di investimento (11%). L’investimento complessivo è pari a 646 milioni di euro, di cui 363 milioni di euro (56% del totale) detenuto da investitori italiani e 283 milioni di euro (44%) detenuto da investitori esteri.
Tra gli investitori più attivi emergono: Algebris Investments (Luxembourg) SARL (66,0 milioni di euro, 67 società partecipate), Banca Mediolanum (57,6 milioni di euro, 55 società), BPER Banca (49,8 milioni di euro, 43 società), First Capital (39,4 milioni di euro, 15 società) e Azimut Holding (36,3 milioni di euro, 67 società).

EGM: outlook IRTOP consulting per il 2024 e confronto con UK e Francia


Secondo le stime di Banca d’Italia sono circa 2.800 le PMI non finanziarie con caratteristiche ampiamente idonee alla quotazione prima della diffusione della pandemia. L’Equity Gap delle PMI Italiane si traduce in un ridotto livello di patrimonializzazione, una forte dipendenza dal canale bancario e una forte incidenza dell’indebitamento a breve termine. La finanza può seguire il ciclo di vita di una società e il suo percorso di crescita, concretizzando una politica efficace per aumentarne la competitività industriale.


Per il 2024 IRTOP Consulting stima un numero target di società quotate pari a 211 e una capitalizzazione che raggiunge i 9,6 miliardi di euro, con un incremento legato alla capitalizzazione delle nuove IPO e ad una crescita dell’indice FTSE Italia Growth. I settori relativi ai nuovi collocamenti saranno rappresentati da HealthTech, Fashion/Luxury, AI e Industrial con una raccolta nel 2024 di circa 160 milioni di euro. Le variabili sulle quali è basata la stima riguardano l’impatto potenziale del credito di imposta in funzione della misura stanziata di 6 milioni di euro e la dimensione media della capitalizzazione delle nuove IPO, parametrata all’andamento dell’indice di riferimento. Nell’analisi si è inoltre tenuto conto del trend dei delisting (translisting sul mercato principale, OPA e delisting) dal 2017 ad oggi.


La comparazione tra le principali Borse Europee fa emergere la necessità di dare un impulso alle quotazioni in Italia per ridurre il gap sia in termini di numero di emittenti che di capitalizzazione. Permane quale ostacolo alla quotazione il relativo costo e il CDI sui costi di IPO si è dimostrato negli anni estremamente efficace. Considerato l’elevato numero di PMI nel tessuto imprenditoriale italiano, EGM ha le potenzialità per raggiungere le dimensioni che oggi esprimono mercati come AIM UK, con 722 società quotate per una capitalizzazione di 93 miliardi di euro ed Euronext Growth Paris, che conta 270 società per una capitalizzazione di oltre 20 miliardi di euro. L’Osservatorio ECM ritiene fondamentale legare la misura del CDI sui costi di IPO alla necessità di far raggiungere al mercato EGM una dimensione in linea con quella delle principali Borse estere sia in termini di numero di emittenti che di capitalizzazione. È necessario che la misura diventi strutturale e che l’importo del CDI venga mantenuto in 500 mila euro, in linea con gli attuali costi di IPO; sulla base delle IPO del periodo 2018-2022 che hanno visto una media di N. 28 PMI annue, stimiamo una nuova misura complessiva non inferiore a 14 milioni di euro.

Legge capitali 

Il 27 febbraio 2024 il Parlamento ha approvato in via definitiva il "DDL Capitali" (LEGGE 5 marzo 2024, n. 21., «Interventi a sostegno della competitività dei capitali e delega al Governo per la riforma organica delle disposizioni in materia di mercati dei capitali recate dal testo unico di cui al decreto legislativo 24 febbraio 1998, n. 58, e delle disposizioni in materia di società di capitali contenute nel codice civile applicabili anche agli emittenti.»). La Legge Capitali contiene numerosi interventi volti a promuovere l'ammodernamento del quadro normativo italiano e la rimozione di alcuni ostacoli alla domanda di capitali da parte delle imprese. Inoltre, delega il Governo ad adottare entro 12 mesi uno o più decreti legislativi recanti la revisione del D.lgs. 58/1998 ("TUF") e delle disposizioni contenute nel codice civile applicabili alle società quotate. Gli interventi danno attuazione al Libro Verde su “La competitività dei mercati finanziari italiani a supporto della crescita” del Ministero dell’Economia e delle Finanze.

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