Sabato, 06 Settembre 2025

Seguici su

"La libertà innanzi tutto e sopra tutto"
Benedetto Croce «Il Giornale d'Italia» (10 agosto 1943)

Cda Unicredit, Orcel verso la riconferma come AD, Pier Carlo Padoan e Massimo Tononi in pole per il ruolo di Presidente, seguiti da Franco e Reichlin

Da quanto raccolto da fonti vicine al dossier, Il Giornale d'Italia è in grado di fornire le prime anticipazioni del lungo percorso che porterà al rinnovo del Cda di Unicredit

13 Novembre 2023

Cda Unicredit,  Orcel verso la riconferma come AD, Massimo Tononi in pole per il ruolo di Presidente, seguito da Franco e Reichlin

Unicredit ha imboccato il lungo percorso che porterà nella primavera del 2024 al rinnovo delle poltrone del Consiglio di amministrazione; il processo per nominare il nuovo timone del Gruppo Bancario è stato ufficialmente avviato lo scorso ottobre, e da quanto raccolto da fonti vicine al dossier, Il Giornale d'Italia è in grado di anticipare i primi tasselli di un mosaico che ancora fatica a prender forma. 

L'ad Orcel verso la riconferma 

La prima indiscrezione riguarda proprio la casella più delicata, ossia la nomina del nuovo amministratore delegato. 

Il Gruppo bancario, che si spingerà sempre più su operazioni all’estero,  secondo molti necessiterebbe da una parte di una figura in grado di conferire maggiore indipendenza, ma che dall'altro sia proiettata e competente sui mercati internazionali. 

Secondo i rumors raccolti da Il Giornale d'Italia, Andrea Orcel sembrerebbe indirizzarsi verso una riconferma della poltrona di amministratore delegato del gruppo, di cui è già in possesso. Già da tempo l'attuale Ad della Banca si è dichiarato pronto ad accogliere un nuovo mandato, manifestando la sua disponibilità in caso di voto positivo di azionisti e investitori, e aggiungendo che "sicuramente il lavoro qui non è finito". 

Negli ultimi due anni i rapporti tra Orcel e i soci storici sono rimasti positivi. Se infatti con la Fondazione Cariverona di Alessandro Mazzucco (1,08%) e la famiglia Del Vecchio (2%) il legame resta solido, certe divergenze di vedute avute in passato con la Crt di Giovanni Quaglia (1,9%) sarebbero rientrate sotto la nuova presidenza di Fabrizio Palenzona, salito in primavera al vertice dell'ente torinese. Il Ceo oggi può contare anche sull'appoggio di Allianz (3,9%), con cui Unicredit ha rinsaldato i legami intristirai grazie anche al rapporto di stima tra Orcel e il ceo Oliver Bate.

A favore del banchiere giocano soprattutto i risultati finanziari conseguiti sinora. Il piano industriale fissava per il 2024 un obiettivo di utile di oltre 4,5 miliardi di euro, ma anche grazie all'andamento dei tassi d'interesse quello raggiunto già lo scorso anno è stato di 5,6 miliardi, con una guidance per il 2023 di oltre 7,25 miliardi.

I nomi per la presidenza: Pier Carlo Padoan e Massimo Tononi in pole; al suo fianco Franco e Riechlin

Per la presidenza invece le ipotesi sono più ampie; dalle informazioni raccolte da Il Giornale d'Italia in prima linea ci sarebbero due ipotesi principali, ovvero la riconferma del Presidente uscente Pier Carlo Padoan e l'opzione di Massimo Tononi, ex presidente di Cdp e Mps e attuale di Banco BPM al fianco dell'Ad Giuseppe Castagna. Insieme al suo spiccano altri nomi, tra i quali quello di Lucrezia Reichlin, professoressa alla London Business School ed ex consigliere proprio di Unicredit, e del "draghiano" Daniele Franco (la cui nomina alla Bei appare definitivamente tramontata in favore della spagnola Nadia Calviño). E' probabile la riconferma di Pier Carlo Padoan, cooptato nel Cda di Unicredit nell'ottobre del 2020 (e che ha assunto formalmente il ruolo di numero uno nell'aprile successivo, dimettendosi di conseguenza dal seggio di parlamentare), giunto a piazza Gae Aulenti con l'obiettivo di acquisire il Monte dei Paschi, operazione poi saltata. 

L'iter di rinnovo del Cda di Unicredit 

La strada che porterà al rinnovo dei vertici di Unicredit è lunga e complessa e prevede stringenti requisiti di professionalità e onorabilità, comportando di conseguenza una dilatazione dei tempi. 

Il cosiddetto fit and proper assessment  valuta infatti l'esperienza, le competenze e l'adeguata levatura degli esponenti aziendali candidati a ricoprire un incarico nel organi di amministrazione di banca, ad esempio come amministratore delegato o componente del board.

Il primo passo sul lungo percorso prevedeva la nomina degli Head Hunters, i cui nomi, Egon Zehnder e SpencerStuart, sono arrivati a fine settembre. 

Una volta ricevuto il mandato, la società ha seguito l'autovalutazione del cda uscente a gestito il processo di selezione dei candidati; il 26 settembre Unicredit ha confermato che il Consiglio di Amministrazione presenterà una lista per il proprio rinnovo all'Assemblea chiamata ad approvare il bilancio di esercizio 2023.

Si passerà successivamente all’approvazione delle linee guida sulla composizione quali-quantitativa ottimale del nuovo board e poi alla valutazione della posizione del Ceo.

Il Giornale d'Italia è anche su Whatsapp. Clicca qui per iscriversi al canale e rimanere sempre aggiornati.

Commenti Scrivi e lascia un commento

Condividi le tue opinioni su Il Giornale d'Italia

Caratteri rimanenti: 400

Articoli Recenti

x