Sabato, 06 Settembre 2025

Seguici su

"La libertà innanzi tutto e sopra tutto"
Benedetto Croce «Il Giornale d'Italia» (10 agosto 1943)

Cementir Holding, cresce il MOL a 326,2 (+36,9%) nei primi 9 mesi del '23; Caltagirone Jr: "Generalizzata debolezza dei volumi"

Francesco Caltagirone Jr, Presidente e Ad di Cementir Holding: "Crescita possibile grazie ad attenta gestione della redditività e a riduzione dei costi energetici"

06 Novembre 2023

Cementir Holding, significativa crescita del margine operativo lordo a 326,2 (+36,9%) nei primi 9 mesi del '23

Francesco Caltagirone Jr, Presidente e Amministratore Delegato di Cementir Holding

Il Consiglio di Amministrazione di Cementir Holding ha esaminato e approvato i risultati consolidati dei primi nove mesi e del terzo trimestre 2023, non sottoposti a revisione contabile.

Nonostante una generalizzata debolezza dei volumi nelle principali geografie ad eccezione della Turchia e della Cina, l’attenta gestione della redditività e dei costi di produzione, associata alla riduzione dei costi energetici e di alcune materie prime ci ha consentito di conseguire una crescita significativa sia del margine operativo lordo sia del risultato operativo che del Risultato ante imposteha commentato Francesco Caltagirone Jr, Presidente e Amministratore Delegato.

I risultati economici dei primi nove mesi del 2023

Nel corso dei primi nove mesi del 2023, i volumi venduti di cemento e clinker, pari a 7,9 milioni di tonnellate, sono diminuiti del 3,1% rispetto al medesimo periodo del 2022. Il calo è attribuibile al rallentamento del mercato principalmente in Danimarca, Belgio, Stati Uniti, Malesia ed Egitto, mentre un incremento si è registrato in Turchia e Cina.

I volumi di vendita del calcestruzzo, pari a 3,2 milioni di metri cubi, sono diminuiti del 10,0% a causa dell’andamento negativo di tutte le aree geografiche ad eccezione della Turchia.

Nel settore degli aggregati i volumi di vendita sono stati pari a 7 milioni di tonnellate, in diminuzione dell’11,0% rispetto ai primi nove mesi del 2022 a seguito dell’andamento negativo in Belgio, Svezia e Danimarca, parzialmente controbilanciato dalla crescita in Turchia.

I ricavi delle vendite e prestazioni del Gruppo sono stati pari a 1.288,9 milioni di Euro, in aumento dello 0,8% rispetto ai 1.278,6 milioni di Euro dei primi nove mesi del 2022. La sostanziale stabilità dei ricavi deriva dal combinato effetto dell’aumento dei prezzi medi di vendita a fronte della riduzione dei volumi venduti e dall’indebolimento delle valute locali, con dinamiche diverse nelle singole aree geografiche come meglio dettagliato successivamente. Si evidenzia che a cambi costanti 2022 i ricavi sarebbero stati pari a 1.435,4 milioni di Euro, in aumento del 12,3% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.

I costi operativi, pari a 1.009,4 milioni di Euro, sono diminuiti del 6,6% rispetto ai 1.080,2 milioni di Euro dei primi nove mesi del 2022.

Il costo delle materie prime è diminuito del 7,6% a 569,4 milioni di Euro rispetto ai 616,5 milioni di Euro nei primi nove mesi del 2022, principalmente per effetto della minore produzione.

Il costo del personale, pari a 151,5 milioni di Euro, è aumentato del 2,1% rispetto ai 148,3 milioni di Euro dello stesso periodo del 2022.

Il margine operativo lordo si è attestato a 321,1 milioni di Euro, in aumento del 32,6% rispetto ai 242,1 milioni di Euro dei primi nove mesi del 2022, a seguito dei migliori risultati realizzati in tutte le aree geografiche ad eccezione degli Stati Uniti. L’incidenza del margine operativo lordo sui ricavi si attesta al 24,9% rispetto al 18,9% dei primi nove mesi del 2022.

Il risultato operativo, tenuto conto di ammortamenti, svalutazioni e accantonamenti per 87,1 milioni di Euro (85,6 milioni di Euro nei primi nove mesi del 2022), è stato pari a 234,0 milioni di Euro, in aumento del 49,5% rispetto ai 156,5 milioni di Euro dei primi nove mesi dell’anno precedente. Gli ammortamenti dovuti all’applicazione dell’IFRS16 sono stati pari a 23,6 milioni di Euro rispetto ai 21,5 milioni di Euro nello stesso periodo del 2022.

Il risultato netto della gestione finanziaria, positivo per 12,2 milioni di Euro (negativo per 2,9 milioni di Euro nello stesso periodo dell’anno precedente), include oneri finanziari netti per 5,5 milioni di Euro (8,1 milioni di Euro nei primi nove mesi del 2022), proventi su cambi netti per 14,8 milioni di Euro (proventi su cambi netti per 9,6 milioni di Euro nei primi nove mesi del 2022) e l’effetto della valutazione dei derivati.

La cassa netta al 30 settembre 2023 è pari a 45,5 milioni di Euro in miglioramento di 75,4 milioni di Euro rispetto all’indebitamento finanziario netto di 29,9 milioni di Euro al 30 settembre 2022 e include la distribuzione di dividendi per 34,2 milioni di Euro avvenuta nel maggio 2023. Tale importo comprende 84,2 milioni di Euro di debito risultante dall’applicazione del principio contabile IFRS 16 (66,2 milioni di Euro al 30 settembre 2022); l’incremento nel periodo, pari a 18,0 milioni di Euro, è determinato principalmente dal rinnovo di contratti per l’utilizzo di asset logistici.

Il patrimonio netto totale al 30 settembre 2023 è pari a 1.614,4 milioni di Euro (1.522,8 milioni di Euro al 31 dicembre 2022 e 1.528,1 milioni di Euro al 30 settembre 2022).

Nel corso dei primi nove mesi 2023 il Gruppo ha effettuato investimenti complessivi per circa 101,5 milioni di Euro (68,2 milioni di Euro nei primi nove mesi del 2022) di cui circa 37,6 milioni di Euro in applicazione del principio contabile IFRS 16 (12 milioni di Euro nei primi nove mesi 2022).

Fatti di rilievo avvenuti nel corso e dopo la chiusura del trimestre 

L’8 febbraio 2023 il Consiglio di amministrazione della Capogruppo ha approvato l’aggiornamento del Piano Industriale 2023-2025, ad aprile 2023, l’agenzia di rating Standard & Poor’s ha confermato il rating di BBB- con Outlook Stabile, mentre nel corso del mese di ottobre il Gruppo, nell’ambito delle normali attività di sviluppo ed ottimizzazione dei propri asset, ha acquistato il 100% di una società in Malesia concessionaria di una cava di calcare confinante con la cava già in uso tramite la controllata Aalborg Portland Malaysia, che consentirà di estenderne la vita utile di oltre il 60%.

Evoluzione prevedibile della gestione 

Alla luce dell’andamento dei risultati dei primi nove mesi dell’anno si rivede ulteriormente al rialzo il margine operativo lordo per il 2023 a circa 380 milioni di Euro, rispetto alla guidance fornita il 27 luglio 2023 di circa 365 milioni di Euro. Si mantengono invariati gli altri obiettivi ovvero di raggiungere ricavi consolidati di circa 1,8 miliardi di Euro (1,7 miliardi di Euro nel 2022) ed un significativo flusso di cassa che consentirà di raggiungere una posizione finanziaria positiva di oltre 200 milioni di Euro a fine periodo, dopo aver distribuito 34,2 milioni di Euro di dividendi.

Si ricorda che gli investimenti previsti sono pari a circa 113 milioni di Euro (97 milioni di Euro del 2022), di cui circa 28 milioni di Euro in progetti di sostenibilità.

Il Giornale d'Italia è anche su Whatsapp. Clicca qui per iscriversi al canale e rimanere sempre aggiornati.

Commenti Scrivi e lascia un commento

Condividi le tue opinioni su Il Giornale d'Italia

Caratteri rimanenti: 400

Articoli Recenti

x