29 Ottobre 2025
Bambino con arma Fonte: X @DanielDefense
Negli Stati Uniti sempre più genitori scelgono di dare ai propri figli nomi ispirati alle armi da fuoco o comunque legati all’immaginario bellico. Secondo i dati diffusi dalla Social Security Administration, tra i nomi in aumento negli ultimi anni figurano Wesson, Caliber, Shooter, ma anche Blade e Cannon. Una “mania” che non si ferma agli ordigni: stanno spopolando anche nomi legati ai marchi storici delle armi come Remington, Colt, Ruger e Winchester. Il fenomeno, che ha avuto un picco tra il 2021 e il 2022, sembra tutt’altro che in declino.
Dietro questa scelta, spiegano gli esperti, si nasconde un intreccio di simbolismi e influenze culturali. Molti genitori scelgono questi nomi per attribuire ai propri figli qualità come la forza, la ribellione e la potenza, in linea con un’idea di virilità e indipendenza tipicamente americana. Altri sarebbero invece influenzati dall’immaginario cinematografico e televisivo, in particolare quello dei cowboy e del Far West: non a caso, nomi come Dutton, Stetson e Boone stanno conoscendo una nuova popolarità.
Una terza interpretazione, di natura politica e culturale, arriva da uno studio condotto da Nameberry, il più grande sito di nomi infantili al mondo. Secondo l’analisi, i genitori che vivono negli Stati a maggioranza repubblicana sono più propensi a scegliere nomi che rimandino alle armi da fuoco, considerati simboli di libertà, autodifesa e patriottismo.
Ma il fenomeno non lascia indifferenti psicologi ed esperti di infanzia. “Trovo i nomi delle armi particolarmente allarmanti perché associano il proprio figlio a uno strumento di distruzione o di morte”, ha dichiarato Jennifer Moss, fondatrice di BabyNames.com. Le sue parole riflettono la preoccupazione di molti, che vedono in questa tendenza una forma implicita di normalizzazione della violenza in una società già segnata da episodi di sparatorie e tensioni armate.
Moss invita inoltre i genitori a riflettere sul peso simbolico di certe scelte: “Quando scegliete come chiamare il vostro bambino, valutate le vostre paure e i vostri pregiudizi personali prima di instillarli nel nome”.
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