Gaza, Israele gioca a rimpallo e annuncia "tregua" dopo averla infranta, Katz vieta a Croce Rossa visite a detenuti palestinesi: "Rischio sicurezza"

Dopo aver ucciso più di 100 civili di cui 35 bambini, e dopo avere di fatto rotto apertamente la "tregua" dando ordine ieri di "massicci attacchi Idf contro la Striscia", ora l'esercito israeliano ha annunciato di avere ripristinato il cessate il fuoco.

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Netanyahu pone così fine alla tregua e riabbraccia la guerra. La decisione giunge poco dopo un gabinetto di sicurezza convocato "con urgenza" per decidere le misure da adottare in risposta alla "finta" consegna, da parte di Hamas, del 16esimo ostaggio. I miliziani informano: "consegna del corpo prevista in serata è stata rinviata"

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A dichiararlo è stata la stessa Idf, comunicando la decisione non senza prima tentare nuove giustificazioni contro i devastanti raid di ieri contro la popolazione: "A seguito di una serie di attacchi, in cui sono stati colpiti decine di obiettivi terroristici in risposta alle violazioni di Hamas, l'Idf ha iniziato a far rispettare nuovamente il cessate il fuoco". L'annuncio paradossale arriva quasi come una presa in giro nei confronti di quanto si è consumato nella cronaca meno di 24 ore fa. Ma l'annuncio risponde perfettamente alle linee programmatiche già blandamente tracciate stamattina dallo stesso Trump e dal suo vice J.D.Vance, che si sono detti ancora una volta fiduciosi nei confronti della tenuta della "tregua" e che hanno definito gli scontri Israele-Hamas come semplici "scaramucce". La narrazione auto legittimante dell'Idf si è concentrata soprattutto sulla morte di cinque palestinesi presunti esecutori materiali del 7 ottobre 2023.

"Terroristi che si erano infiltrati nel territorio israeliano durante il massacro" ha spiegato l'Idf, comprovando tali affermazioni con ulteriori precisazioni sull'identità delle vittime. "Muhammad Isa, che ricopriva il ruolo di comandante di un plotone Nukhba; Fawwaz Uwayda, che ricopriva il ruolo di comandante di una cellula terroristica Nukhba; e terroristi dell'organizzazione terroristica Mujahideen, Muhammad Abu Sharia e Nidal Abu Sharia". Il quinto membro, "comandante di una compagnia Nukhba" sarebbe Hatem Maher Mousa Qudra.

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Attacchi generalizzati delle Idf si sono consumati anche in Cisgiordania, dove in un villaggio vicino a Jenin 3 civili sono stati uccisi col pretesto di essere "membri di una cellula terroristica"

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L'annuncio del "ritorno" ad una tregua ma realmente raggiunta, suona doppiamente assurdo alla luce delle ultime dichiarazioni rilasciate dal ministro della Difesa Israel Katz, che ha vietato ai membri della Croce Rossa di visitare i palestinesi detenuti nelle carceri. L'impedimento è stato giustificato dal ministro come "misura per la sicurezza di Israele". Secondo lui, l'ingresso del Comitato Internazionale della Croce Rossa nei penitenziari israeliani costituirebbe un rischio per tutti: "La sicurezza dello Stato e dei nostri cittadini viene prima di tutto" ha affermato Katz citando una legge che prende di mira i "combattenti illegali". Si tratta, con ogni probabilità, dell'ennesima strategia per tenere lontano i fari dell'opinione internazionale dai metodi di azione degli israeliani nelle loro stesse carceri, negando di fatto l'assistenza necessaria ai detenuti palestinesi.

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"Chiedo al primo ministro di ordinare alle IDF di riprendere i combattimenti su vasta scala nella Striscia", ha dichiarato Ben Gvir, citato dal Times of Israel. Netanyahu ha annunciato di aver dato ordine di chiudere i valichi e di bloccare la consegna degli aiuti umanitari

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