29 Ottobre 2025
A Luxor, in Egitto, una nave da crociera, la “Empress” ha preso fuoco durante la navigazione sul Nilo. A bordo si trovavano circa 60 italiani. Secondo le informazioni diffuse dal ministero degli Esteri, i connazionali sono tutti “in buone condizioni”. La Farnesina e l’ambasciata d’Italia al Cairo seguono da vicino l’evoluzione della situazione, in costante contatto con le autorità locali e con il tour operator responsabile del viaggio. In una nota, il ministero ha precisato che il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani è stato immediatamente informato e riceve aggiornamenti continui.
Doveva essere una tranquilla crociera alla scoperta delle meraviglie archeologiche dell’antico Egitto, ma un improvviso incendio a bordo ha rischiato di trasformare il viaggio in tragedia. L’incidente è avvenuto mentre la “Empress” solcava le acque del Nilo, nei pressi di Luxor. Le fiamme, divampate per cause ancora da chiarire, hanno costretto l’equipaggio ad attivare immediatamente le procedure di emergenza.
Fortunatamente, grazie al pronto intervento dei soccorsi e alla collaborazione dei tour operator, tutti i passeggeri italiani sono stati tratti in salvo. I turisti erano parte di due gruppi distinti: alcuni avevano acquistato il pacchetto con Corsini Viaggi, altri con Travco Tours. I primi sono stati trasferiti rapidamente su un’altra imbarcazione, la Nile Crown, mentre l’altro gruppo ha dovuto attendere alcune ore a Esna, circa 60 chilometri a sud di Luxor, per l’arrivo di una nuova nave.
La Farnesina ha confermato che tutti i connazionali stanno bene e che nessuno ha riportato ferite. Le autorità egiziane, insieme ai rappresentanti dell’ambasciata italiana, stanno ora lavorando per chiarire le cause dell’incendio e garantire la prosecuzione del viaggio in sicurezza.
Non è la prima volta che la navigazione sul Nilo, meta di milioni di turisti ogni anno, viene turbata da incidenti simili. Nel 2013 un battello urtò uno scoglio vicino ad Assuan con 112 persone a bordo, tutte egiziane, salvate senza conseguenze. 10 anni prima, nel 2003, prese fuoco la nave da crociera “Kempinski Ganna Cruise Ship”, anch’essa con molti italiani a bordo: anche in quel caso tutti illesi. Nel 2004, un altro episodio coinvolse una quarantina di turisti italiani e spagnoli, costretti ad attendere i soccorsi dopo l’apertura di una falla sul battello.
La tragedia più grave resta quella del 10 agosto 1988, quando una tromba d’aria sollevò un’imbarcazione causando la morte di una trentina di persone, tra cui numerosi italiani.
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