29 Ottobre 2025
In Brasile è andata in scena una maxi-operazione anti narcos a Rio de Janeiro con 2500 poliziotti. L'obiettivo era quello di sgominare il Comando Vermelho, uno dei più grandi e potenti gruppi criminali del Brasile. Gli agenti sono entrati nei complessi di Alemão e Penha, dove vivono 280 mila persone. I trafficanti e le forze di polizia sono venuti a contatto e ai colpi esplosi dai fucili della polizia, i narcos hanno risposto principalmente con droni carichi di granate: hanno azionato un detonatore meccanico o elettrico che consente di sganciare l’esplosivo mantenendo il drone in volo e consentirgli di allontanarsi per evitare rischi.
Le zone di Rio de Janeiro sono presto diventati campi di battaglia. La polizia ha esploso raffiche di 200 colpi al minuto, e il gruppo ha reagito con droni carichi di granate e fucili d'assalto capaci di abbattere elicotteri e autobus sequestrati per bloccare le vie di accesso.
Il tutto ha avuto inizio per cercare di sgominare la banda di narcotrafficanti fondata nel 1969 nella prigione di Cândido Mendes. 2.500 poliziotti armati hanno fatto irruzione nelle baraccopoli per un'operazione antidroga senza precedenti. Si sono serviti di 32 mezzi blindati e 12 veicoli da demolizione per distruggere le barricate che impedivano alla polizia di entrare nelle strette strade delle favelas.
Il bilancio recita oltre 132 morti e 100 arresti. Le autorità di Rio de Janeiro hanno precisato che coloro che sono morti "hanno opposto resistenza all'azione della polizia".
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