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Pfizergate, chiusi conti bancari a Frédéric Baldan, denunciò von der Leyen per acquisto Vaccini Covid ed effetti avversi, lui: “Intimidazione non funzionerà”

Le banche belghe ING e Nagelmackers gli avrebbero comunicato la rescissione dei rapporti, chiedendogli di restituire le carte di credito e chiudendo tutti i suoi conti, "senza motivo". Baldan ha raccontato che la misura ha colpito non solo i suoi conti personali, ma anche quelli del figlio di 5 anni, della moglie, dello studio di consulenza e della casa editrice che pubblica il suo libro in francese

29 Ottobre 2025

Pfizergate, chiusi conti bancari a Frédéric Baldan, denunciò von der Leyen per acquisto Vaccini Covid ed effetti avversi, lui: “Intimidazione non funzionerà”

von der Leyen-Baldan Fonte: X @BaldanFrederic

L'accusatore di Ursula von der Leyen per il “Pfizergate”, Frédéric Baldan, ha denunciato sui social di essersi visto chiudere i conti correnti, personali e aziendali, senza ricevere alcuna spiegazione. L’ex lobbista belga, che aveva denunciato la presidente della Commissione europea per l’acquisto dei vaccini Covid e per i messaggi mai resi pubblici con il numero uno di Pfizer, Albert Bourla, parla di “intimidazione” e di un vero e proprio “debanking politico”. Baldan, che aveva denunciato anche gli effetti avversi legati alla campagna vaccinale resa obbligatoria da von der Leyen.

Pfizergate, chiusi conti bancari a Frédéric Baldan, denunciò von der Leyen per acquisto Vaccini Covid ed effetti avversi, lui: “Intimidazione non funzionerà”

Secondo la sua ricostruzione, Baldan sarebbe vittima di un isolamento istituzionale e finanziario. Le banche belghe ING e Nagelmackers gli avrebbero comunicato la rescissione dei rapporti, chiedendogli di restituire le carte di credito e chiudendo tutti i suoi conti. La decisione sarebbe arrivata mentre Baldan rientrava da un viaggio tra Italia e Svizzera, dove stava presentando il suo libro Ursula Gates, dedicato al caso che lo ha reso noto. Poco dopo, anche Nagelmackers avrebbe notificato la chiusura, concedendogli solo pochi giorni per trasferire i fondi verso un altro istituto.

In un’intervista, Baldan ha raccontato che la misura ha colpito non solo i suoi conti personali, ma anche quelli del figlio di 5 anni, della moglie, dello studio di consulenza e della casa editrice che pubblica il suo libro in francese.

Durante una precedente apparizione su Byoblu, l’ex lobbista aveva spiegato come nacque la sua inchiesta: “Ho ascoltato testimonianze di assistenti di volo con gravi effetti avversi post-vaccino. Da lì ho capito che qualcosa non tornava”. Da quel momento, Baldan avrebbe iniziato a raccogliere documenti su contratti coperti da segreto, consulenze pagate da fondazioni private e presunti conflitti d’interesse nelle istituzioni europee.

La sua battaglia giudiziaria, però, sembra essersi fermata. La Corte di Cassazione belga ha respinto il ricorso contro la decisione del tribunale di Liegi, che due anni fa aveva bocciato la denuncia contro von der Leyen. A quell’azione si erano unite anche Ungheria e Polonia, insieme a sette cittadini, all’associazione Notre Bon Droit e al partito social-liberale belga Vivant Ostbelgien.

A livello europeo resta aperta l’indagine della Procura europea (OEPP) sull’acquisto dei vaccini Covid da parte della Commissione, anche se al momento non è stata formulata alcuna accusa. Rimane invece la condanna della Corte di giustizia dell’Ue alla Commissione europea per aver agito in modo illegittimo rifiutando di pubblicare i messaggi con Bourla, che avrebbero dovuto essere resi accessibili al pubblico. Bruxelles, tuttavia, non ha impugnato la sentenza.

Le banche si sono arrogate il diritto di cancellarmi come cittadino economico”, ha dichiarato Baldan, che su X ha ribadito: “A Madame von der Leyen, ai suoi sostenitori e subordinati, lo dico forte e chiaro: l’intimidazione non funziona mai. Rafforza solo il nostro impegno”. E aggiunge: “Se l’obiettivo è impedirmi di vendere un libro che racconta la verità su Ursula von der Leyen, anche senza conto bancario, sarò comunque in grado di donare i miei diritti d’autore a una vera causa benefica.”

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