25 Ottobre 2025
Copertina libro Ursula Gates
Chi voglia informarsi, non essere manipolato, da tempo deve cercare le informazioni sui quotidiani indipendenti (come Il Giornale d'Italia), i canali Telegram e Byoblu.
I media mainstream sono strumenti della propaganda, megafoni del potere.
In dibattiti surreali, omuncoli sproloquiano di cose che non sanno, non capiscono oppure capiscono benissimo e in mala fede mistificano.
Così, una delle notizie più importanti delle ultime settimane debbo apprenderla per caso: è uscito anche in italiano, con prefazione dell'ex Presidente RAI Marcello Foa, il libro del belga Frédéric Baldan su Ursula von der Leyen.
Non ho ancora avuto modo di leggerlo, ma ho ascoltato due volte l'intervista rilasciata dall'autore proprio a Foa su Byoblu. Ma prima la presentazione del libro, tratta da Amazon libri:
“5 aprile 2023. A Liegi viene depositata una denuncia penale senza precedenti: nel mirino c’è la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen. Corruzione, abuso di potere, distruzione di documenti: accuse legate alla trattativa segreta, condotta via sms, con l’amministratore delegato di Pfizer, Albert Bourla. Sul piatto, contratti miliardari e il diritto dei cittadini europei alla trasparenza.
Da qui prende avvio l’«SMSgate», un caso che ha scosso le istituzioni europee e messo a nudo i meccanismi opachi nella gestione della crisi Covid. In questo libro, Frédéric Baldan racconta la sua vicenda in prima persona e porta alla luce ciò che rimane nascosto: partendo dalla vera storia della von der Leyen, svela le lobby che plasmano le decisioni politiche e i conflitti di interesse che minano la fiducia democratica, smaschera una giustizia (europea) succube del potere politico.
L’inchiesta, documentata e coraggiosa, evidenzia il male oscuro che offusca la credibilità dell’Unione Europea. Chi ha guidato davvero la gestione della pandemia? Quali interessi prevalgono sui diritti fondamentali dei cittadini? E come possiamo recuperare il controllo delle nostre vite?
Non un pamphlet, né semplicemente l’ennesimo saggio di denuncia ma molto di più: una testimonianza di straordinario coraggio e decisamente rara. Il lobbista Baldan, ispirato dal suo risveglio, denuncia innanzitutto il lato oscuro del mondo con cui ha convissuto per molti anni, quello delle lobby più potenti e che si dipana fra istituzioni nazionali e soprattutto internazionali. E lo fa con una precisione straordinaria, documentando tutte le sue affermazioni e le sue deduzioni.
Frédéric Baldan, lobbista belga nel settore dell’aviazione e consulente per la formazione dei piloti, è il primo cittadino europeo ad aver denunciato penalmente e civilmente Ursula von der Leyen, accusandola di aver gestito in modo opaco i contratti miliardari per l’acquisto dei vaccini durante la pandemia.
Nell’intervista con Marcello Foa su Byoblu, Baldan racconta come tutto è iniziato:
«Mi sono imbattuto in una conferenza sulla sicurezza aerea al Parlamento europeo. C’erano assistenti di volo e navigatrici che denunciavano gravi effetti collaterali, alcune avevano subito asportazioni dell’utero, altre una menopausa precoce. Da lì ho capito che qualcosa non tornava».
Da quell’episodio nasce un’indagine personale che lo porta a scoprire, dice, contratti censurati, conflitti d’interesse e una rete di lobby finanziate con fondi pubblici europei. «La Commissione europea — afferma Baldan — usa i nostri soldi per finanziare la propria propaganda, subappaltandola alle lobby».
Nel libro “Ursula Gates – La fonte online e il potere delle lobby a Bruxelles”, Baldan documenta la catena di influenza che, secondo lui, ha coinvolto la Fondazione Bill e Melinda Gates, il Wellcome Trust, il World Economic Forum e l’industria farmaceutica, “unite dall’obiettivo di aggirare le normative di sicurezza per accelerare la vendita dei nuovi vaccini”.
«Ursula von der Leyen è una ex lobbista del World Economic Forum», spiega Baldan. «Durante il suo mandato ha nominato consulenti “indipendenti” che in realtà erano pagati dalla Fondazione Gates. In Europa, le decisioni non le prendono più i cittadini, ma i miliardari che si credono più intelligenti di noi e vogliono spendere i nostri soldi al posto nostro».
Nell’intervista si parla anche dei 15,9 miliardi di euroannunciati da Bruxelles per il progetto ACT-A, di cui — afferma Baldan — «non è mai stato possibile rintracciare la destinazione finale».
Il giornalista Marcello Foa osserva come da queste denunce emerga «un grande muro di gomma», un sistema che tenta di mettere tutto a tacere.
Baldan risponde parlando del “più grande processo penale della storia dell’Unione Europea”, con oltre mille querelanti e un rapporto dell’unità anticorruzione belga di mille pagine, “che incrimina Ursula von der Leyen ma che la Procura europea — dice — ha tentato di sottrarre alla giustizia nazionale”.
E conclude con parole pesanti:
«Il potere di Ursula von der Leyen non viene dai cittadini europei. Viene da Big Pharma, Big Tech e dall’industria dell’armamento. Per questo è così difficile farla uscire dalle istituzioni».
Un’intervista su Byoblu che riporta documenti, nomi e fatti che meritano di essere conosciuti, e apre un dibattito che i media mainstream evitano da anni.
Tutte le nostre intuizioni trovano piena conferma: l'agenda 2030, il ruolo di Bill Gates e della sua Fondazione, il COVID19 virus chimera diffuso per “vaccinare” con un “vaccino” che – unico caso nella Storia - non protegge dal contagio né dalla malattia ma causa miriadi di reazioni avverse.
Il neofeudalesimo plasmato dai banchieri privati che detengono il potere di emettere moneta fiat e dai detentori della proprietà intellettuale che vogliono imporci l'IA, l'economia delle emergenze che riduce gli esseri umani a mangiatori inutili e in quanto tali li priva di diritti umani e costituzionali, il disprezzo per la vita umana, per la sua miracolosa diversità e unicità, la negazione del pensiero trascendente: tutto è funzionale al progetto distopico dei tecnocrati transumanisti.
Ma alla fine – questo emerge dalle parole di Frédéric Baldan - tutto si riduce a crimini, volgari reati contro il patrimonio commessi da una ladra e dai suoi complici. Montagne di denaro pubblico allocate a proprio piacimento da delinquenti comuni. Con l'appoggio di quasi tutte le forze politiche, complici o conniventi.
Voglia di rivoluzione, più che mai necessaria. Nel nome di chi è stato ucciso da un virus chimera, danneggiato da un “vaccino” che non era un vaccino, morto in una guerra in cui l'UE sosteneva la parte in torto, rovinato da una crisi economica provocata da chi dovrebbe tutelare i propri elettori, disoccupato a causa dell'IA, privato dei propri diritti umani e costituzionali dall'ultimo degli avvocatini.
Onore a Frédéric Baldan e Marcello Foa: di gente come loro abbiamo bisogno!
di Alfredo Tocchi, Il Giornale d'Italia, 25 ottobre 2025
Il Giornale d'Italia è anche su Whatsapp. Clicca qui per iscriversi al canale e rimanere sempre aggiornati.
Articoli Recenti
Testata giornalistica registrata - Direttore responsabile Luca Greco - Reg. Trib. di Milano n°40 del 14/05/2020 - © 2025 - Il Giornale d'Italia