06 Giugno 2024
Ursula von der Leyen (fonte: Lapresse)
La grana del Pfizergate potrebbe rivelarsi un macigno nei confronti di von der Leyen, che aspira ad un secondo mandato alla guida della Commissione Ue. L'avvocato e lobbista belga Frédéric Baldan che si occupa di relazioni commerciali tra Cina e Ue ha presentato una denuncia penale avente oggetto i misteri che si celano dietro l'acquisto dei vaccini Covid. La von der Leyen ha continuato a "rifiutarsi ostinatamente di rivelare i contratti per l'acquisto dei vaccini Covid e i messaggi elettronici che ha scambiato con il signor Bourla, amministratore delegato di Pfizer", scrive l'avvocato in una lettera che ha mandato a tutti i 27 leader dell'Unione europea e a Manfred Weber, presidente del Partito Popolare Europeo (Ppe).
Ecco la lettera dell'avvocato "responsabile" del Pfizergate, colui il quale ha poi portato all'indagine da parte della procura europea. Baldan ha chiesto ai leader "di deferire la questione alla Corte di giustizia affinché ordini le dimissioni obbligatorie e la decadenza dei diritti pensionistici non solo della signora von der Leyen ma anche di tutti i commissari europei che compongono la sua Commissione.
Chiedo al Partito popolare europeo di ritirare la candidatura della signora von der Leyen alla carica di Presidente della Commissione europea e di vietare a chiunque di presentare la candidatura della signora von der Leyen alla carica di Presidente della Commissione europea o a qualsiasi altra carica all'interno delle istituzioni europee finché è oggetto di un procedimento penale".
La von der Leyen ha continuato a "rifiutarsi ostinatamente di rivelare i contratti per l'acquisto dei vaccini Covid [...] e i messaggi elettronici che ha scambiato con il signor Bourla, amministratore delegato di Pfizer. Le sue azioni hanno offeso la morale pubblica e infrangono la legittima fiducia che i cittadini dovrebbero poter avere in tutti i membri della Commissione europea".
"È evidente che la signora von der Leyen e i membri della sua Commissione non sono più in grado di svolgere le loro funzioni", si legge nella nota, secondo cui ciò "viola il principio di buona amministrazione previsto dall'articolo 41 della Carta dei diritti fondamentali".
"Questa situazione deve essere risolta con urgenza", prosegue la lettera. Il lobbista belga ha anche contestato il coinvolgimento dell'Ufficio del Procuratore dell'Ue (Eppo) che ha chiesto di occuparsi del caso dal momento che, secondo il diritto europeo, l'organismo è destinato a indagare, perseguire e portare a giudizio gli autori di reati che danneggiano il bilancio dell'Ue.
Secondo Baldan l'obiettivo della mossa dell'Eppo era quello di "dichiarare nulle tutte le parti civili, in questo caso, e quindi annullare l'intera indagine", aggiungendo che l'ufficio potrebbe non avere più i fondi necessari per completare le sue indagini entro la fine del 2024.
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