29 Ottobre 2025
Rio de Janeiro, 29 ott. (askanews) - È salito a oltre 130 morti il bilancio della maxi-operazione delle forze di sicurezza a Rio de Janeiro contro il gruppo criminale del "Comando Vermelho", il secondo più potente del Brasile.
Nelle immagini, i parenti delle vittime piangono davanti ai corpi dei loro cari dopo averli identificati nel Complesso Penha, nelle favelas a Nord di Rio.
Si è trattato del più grande raid mai effettuato contro i narcotrafficanti della città e la più sanguinosa operazione di polizia: sono stati dispiegati 2.500 ufficiali pesantemente armati, supportati da veicoli blindati, elicotteri e droni. Il bilancio precedente del governo parlava di 64 morti tra cui quattro agenti di polizia.
I corpi sono stati disposti in fila dagli abitanti usciti alla ricerca dei loro familiari scomparsi. I cadaveri sono stati rimossi da una vicina zona boscosa, dove si sono verificati gli scontri più violenti tra polizia e narcotrafficanti.
L'operazione ha portato all'arresto di 81 persone.
Il Comando Vermelho è un gruppo criminale coinvolto nel traffico di droga e armi fondato nel 1979 in una prigione di Rio; negli ultimi anni si è espanso in altri stati. In Brasile, è secondo solo al Primeiro Comando da Capital (Pcc), con sede a San Paolo, suo più acerrimo rivale.
L'Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Diritti Umani Volker T rk ha espresso in un post sui social il suo "orrore" per quanto avvenuto: "Ricordiamo alle autorità i loro obblighi ai sensi del diritto internazionale e sollecitiamo che vengano condotte indagini tempestive ed efficaci".
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