07 Ottobre 2025
Navi Pillay, fonte: Facebook, @Donne della Realtà
La commissaria delle Nazioni Unite Navi Pilley si è schierata insieme ai tanti osservatori internazionali che hanno già denunciato il "piano di pace" per Gaza proposto dal presidente americano Donald Trump. La diplomatica si è infatti detta totalmente contraria e pessimista riguardo all'accordo: "È illegale, il piano legittima il genocidio dei palestinesi, è un vero e proprio atto di pulizia etnica".
La commissaria Onu Navi Pillay ha duramente criticato il cosiddetto “piano di pace” di Donald Trump per Gaza, definendolo una copertura per continuare l’occupazione israeliana e un atto di “pulizia etnica” contro il popolo palestinese. L’ex Alto Commissario per i Diritti Umani e presidente della Commissione d’inchiesta delle Nazioni Unite sui Territori Occupati ha dichiarato che “Israele ha commesso genocidio e continua a farlo”.
Il piano, annunciato da Trump insieme al premier israeliano Benjamin Netanyahu, prevede la creazione di un comitato di transizione guidato dallo stesso ex presidente statunitense e dall’ex premier britannico Tony Blair. Tuttavia, i palestinesi ne sono completamente esclusi. “Il punto principale è che i palestinesi non fanno parte di questo progetto, eppure dovrebbero esserne il fulcro, perché sono perfettamente in grado di autogovernarsi”, ha affermato Pillay in un’intervista a Middle East Eye.
La giurista sudafricana ha ricordato che il piano viola apertamente il parere consultivo della Corte Internazionale di Giustizia del luglio 2024, che ha dichiarato illegale l’occupazione israeliana di Gaza e Cisgiordania. “Questa proposta contraddice direttamente la decisione della Corte: Israele deve ritirarsi senza condizioni”, ha spiegato.
Pillay ha anche denunciato che la cosiddetta “tregua” proposta da Washington non cambia il quadro giuridico: “Solo perché si parla di cessate il fuoco non significa che la constatazione del genocidio possa essere cancellata”. Secondo la commissione Onu da lei presieduta, Israele ha commesso quattro dei cinque atti previsti dalla Convenzione del 1948 sul genocidio, con “l’intento di distruggere il popolo palestinese di Gaza come gruppo”.
In parallelo, Pillay ha condannato l’intenzione di Trump di “ridistribuire” i palestinesi altrove e di trasformare Gaza nella “Riviera del Medio Oriente”: “Forzare la popolazione occupata a spostarsi è un crimine internazionale e costituisce pulizia etnica”.
Infine, l’ex giudice della Corte Penale Internazionale ha ribadito: “Il diritto internazionale si applica a tutti, senza eccezioni per gli amici degli Stati Uniti. L’apartheid e il genocidio non possono essere premiati come progetti di pace”.
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