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Vertice Trump-Putin a Budapest “congelato”, dall'Ue: “Mosca voleva troppo”, Lavrov: “Non dimentichiamo cause profonde del conflitto”

In Ungheria, però, i preparativi sembrano proseguire, sebbene in un clima di crescente incertezza. “Ci aspettano giorni impegnativi”, ha scritto su Facebook il ministro degli Esteri ungherese Péter Szijjártó

21 Ottobre 2025

Vertice Trump-Putin a Budapest “congelato”, Szijjártó: “Mosca voleva troppo”, Lavrov: “No a cessate il fuoco immediato in Ucraina”

Putin-Trump Fonte: X @World_Affairs11

Sarebbe “congelatoil vertice tra Trump e Putin a Mosca. Alla base di ciò, il rifiuto di Mosca di un cessate il fuoco immediato in Ucraina, dopo che l’incontro preparatorio tra il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov e il Segretario di Stato americano Marco Rubio è stato rinviato. Trump, che aveva annunciato l’intenzione di tenere il summit nella capitale ungherese nel tentativo di porre fine al conflitto, avrebbe incontrato crescenti difficoltà nel mantenere il piano. Anche da fonti dell’Ue arriverebbero conferme: “Mosca voleva troppo”.

Vertice Trump-Putin a Budapest “congelato”, dall'Ue: “Mosca voleva troppo”, Lavrov: “Non dimentichiamo cause profonde del conflitto”

Secondo quanto riportato da Reuters, il rinvio del faccia a faccia tra Lavrov e Rubio rappresenta un segnale di stallo nelle trattative. “Credo che Mosca volesse troppo e per gli Usa è diventato evidente che non ci sarà alcun accordo per Trump a Budapest”, ha dichiarato un importante diplomatico europeo. Un altro funzionario ha aggiunto che i russi “non hanno affatto cambiato la loro posizione e non sono d’accordo a ‘restare dove sono’”, spiegando che “presumo che Lavrov abbia fatto lo stesso discorso e Rubio abbia risposto: ‘Ci vediamo dopo’”.

Trump, che la scorsa settimana aveva parlato al telefono con Putin e incontrato Volodymyr Zelensky, continua a mantenere un profilo prudente: né Washington né Mosca hanno ufficialmente cancellato i piani del vertice. In Ungheria, però, i preparativi sembrano proseguire, sebbene in un clima di crescente incertezza. “Ci aspettano giorni impegnativi”, ha scritto su Facebook il ministro degli Esteri ungherese Péter Szijjártó, in visita a Washington per colloqui con la diplomazia americana.

Dal Cremlino, Lavrov ha ribadito la linea di Mosca: “La Russia è contraria a un cessate il fuoco immediato in Ucraina”, perché ciò significherebbe “dimenticare le cause profonde di questo conflitto”. Il capo della diplomazia russa ha inoltre ricordato che durante il vertice di Ferragosto in Alaska, Putin e Trump avevano concordato sulla necessità di “una pace duratura e sostenibile e non un immediato cessate il fuoco”. “Noi restiamo fedeli a questa formula, e io l'ho confermata ieri al Segretario di Stato americano Marco Rubio”, ha sottolineato Lavrov.

Una posizione che si scontra con la proposta americana di un congelamento del conflitto sulla linea del fronte attuale, sostenuta anche da Zelensky e dai leader europei, tra cui la premier italiana Giorgia Meloni.

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