21 Ottobre 2025
Dopo le ristrutturazioni in stile dorato della Casa Bianca e il ritorno al classicismo imposto per decreto, Donald Trump guarda ora a un nuovo simbolo monumentale: un arco di trionfo davanti al Lincoln Memorial, a Washington D.C. Il progetto, battezzato ufficialmente Independence Arch ma già ribattezzato Arc de Trump, dovrebbe celebrare il 250° anniversario dell’indipendenza americana e, secondo fonti vicine al presidente, sarà “completamente finanziato da investitori privati”.
Il cosiddetto Arc de Trump commemorerebbe il 250° anniversario del paese l’anno prossimo e, secondo quanto riferito, è finanziato privatamente dai sostenitori di Trump. L’opera, ispirata chiaramente all’Arc de Triomphe di Parigi, rappresenta l’ultimo passo del tycoon per imprimere il proprio stile sulla capitale americana.
Ufficialmente si chiamerà “Independence Arch”, ma i media e i social americani l’hanno già ribattezzato in francese per sottolinearne la grandeur. Trump ha mostrato un plastico del progetto nello Studio Ovale e successivamente ha esibito tre modelli durante una cena alla Casa Bianca con oltre trenta amministratori delegati di grandi multinazionali americane: “Tutti donatori della nuova sala da ballo da 250 milioni di dollari che Trump vuole costruire alla Casa Bianca per ospitare le feste con i grandi della terra, come fa a Mar-a-Lago.”
Il presidente non ha fornito dettagli sui costi e sui tempi di realizzazione, limitandosi ad assicurare che sarà “completamente finanziata” da donatori privati e forse anche con fondi residui di quelli raccolti per la ballroom. Nei giorni scorsi, Trump ha rilanciato su Truth Social un’illustrazione del progetto ideato dall’architetto Nicolas Leo Charbonneau, dello studio Harrison Design. “L’America ha bisogno di un arco di trionfo!”, aveva scritto su X lo stesso Charbonneau, difendendo la visione monumentale del presidente.
L’arco, tuttavia, non sarebbe che uno dei tasselli della “grandeur” trumpiana. Il presidente starebbe lavorando a nuovi modelli e diorami per ridefinire lo stile architettonico della capitale e della stessa Casa Bianca, dove ha già rinnovato diverse aree del complesso — dal Giardino delle Rose alla Palm Room, dal Colonnato allo Studio Ovale — in uno stile che molti critici hanno definito “inferno rococò dorato”.
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